Cronaca locale

Vicofaro, rissa fra migranti ospiti di don Biancalani: interviene la polizia

A Vicofaro (Pistoia), pochi giorni fa, si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine dopo una rissa fra migranti ospiti della struttura di don Biancalani. I residenti del quartiere hanno posto nuovamente l'accento sulla questione sicurezza

L'ultimo intervento della polizia a Vicofaro
L'ultimo intervento della polizia a Vicofaro

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Vicofaro, rissa fra migranti ospiti di don Biancalani: interviene la polizia

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Una rissa scoppiata fra alcuni migranti ospiti di don Massimo Biancalani, che ha richiesto l'intervento della polizia. Questo, stando a quanto fatto sapere al Giornale.it da alcuni residenti di Vicofaro, è quanto avvenuto pochi giorni fa nella frazione del Comune di Pistoia in cui si trova la chiesa del "prete dei migranti". E gli stessi abitanti non hanno nascosto preoccupazione e timore per quanto avvenuto, considerando che da tempo puntano il dito contro gli episodi di degrado e micro-criminalità dei quali si sarebbero resi protagonisti in passato proprio alcuni dei giovani africani accolti in parrocchia. Anche perché fra questi ultimi, come ammesso più volte da don Biancalani, ci sono talvolta anche persone con problemi psichiatrici o di tossicodipendenza. E ciò si riflette sulla sicurezza dell'intero quartiere, con il "Comitato dei residenti per Vicofaro" che ha in più occasioni sollecitato le istituzioni per un intervento volto a risolvere la problematica e a tutelare maggiormente la loro incolumità.

Stando a quanto si apprende, tornando all'ultimo caso, tutto è iniziato quando un ospite avrebbe dato in escandescenze per motivi non del tutto chiariti. Sarebbe nata una discussione fra altri migranti della struttura, che avrebbe fatto da preambolo ad una rissa. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia, insieme ad un'ambulanza in via precauzionale: le persone coinvolte non avrebbero riportato ferite gravi. Ma diversi abitanti hanno seguito con una certa apprensione lo svolgersi degli eventi, dalle urla che arrivavano dai locali della chiesa fino l'arrivo dei poliziotti. Non si tratta oltretutto di un avvenimento inedito: già sul finire del mese scorso, le forze dell'ordine furono costrette ad intervenire a seguito di una colluttazione fra due giovani stranieri (uno dei quali fu ferito con un coltello) avvenuta nei pressi dell'edificio religioso.

Anche se in quel caso, perlomeno a detta di don Biancalani, non si trattava di due ospiti della chiesa. "A parte l’episodio in sé, il problema è che noi qui siamo a rischio sempre. Perché accogliamo anche tutti gli “scarti” degli altri, tanti bravi ragazzi ma anche ragazzi con problemi psichiatrici, di tossicodipendenza, di alcolismo, di depressione che le strutture pubbliche non vogliono - aveva dichiarato il parroco al quotidiano Il Tirreno, lo scorso 31 marzo - una convivenza difficile quindi, anche per il sovraffollamento. A maggior ragione servirebbero risorse, per una gestione più attenta, per avere non solo volontari ma degli operatori".

Il rapporto fra il sacerdote e la quasi totalità dei residenti, però, appare ormai irrimediabilmente compromesso.

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