Cronaca locale

"Schiamazzi continui e niente raccolta differenziata". Boom di B&b abusivi nella capitale

L’inchiesta portata avanti dal Comune è stata certosina e si è avvalsa anche del controllo degli annunci pubblicati sui portali online

"Schiamazzi continui e niente raccolta differenziata". Boom di B&b abusivi a Roma

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"Schiamazzi continui e niente raccolta differenziata". Boom di B&b abusivi a Roma

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Dietro il proliferare di bed and breakfast e affittacamere a Roma c’è l’ombra dell’illegalità. Negli ultimi quattro anni le strutture extralberghiere in più nella Capitale sono circa 5mila (dalle 17.940 rilevate nel 2019 alle 22.828 censite quest’anno), ma non si tratta di una crescita regolare. Da un’indagine effettuata dal dipartimento del Turismo del Campidoglio è emerso che, complice dell’aumento del 22% di strutture in città è l’abusivismo. Sono 12.172, come sottolineato dal Corriere della Sera, i bed and breakfast e affittacamere non iscritte al registro delle imprese e, quindi, fuorilegge. L’inchiesta portata avanti dal Comune, anche per dare una risposta alle lamentele dei residenti, è stata certosina e si è avvalsa anche del controllo degli annunci pubblicati sui portali online.

I dati

Tra i regolari e gli illegali attualmente a Roma operano 12.660 alloggi a uso turistico, 3.127 guest house, ossia le vecchie pensioni, 2.755 case vacanze non imprenditoriali, 2.693 case vacanze imprenditoriali, 1.234 i bed and breakfast non imprenditoriali, 86 quelli non imprenditoriali, 246 le case per ferie, 16 gli ostelli, 11 gli ostelli per la gioventù. Un censimento utile a capire come c’è la corsa a organizzare strutture di ricezione in concorrenza agli alberghi. Molto probabilmente fa gola il Giubileo di fine 2024, anche se il trend in crescita va avanti dal periodo del Covid-19. La maggioranza che governa la città di Roma sta cercando di correre ai ripari per controllare la situazione ma, intanto, i residenti protestano per i disagi subiti.

Le lamentele degli abitanti del centro storico

Il disappunto maggiore è stato espresso dall’associazione abitanti centro storico che ha affidato le proprie lamentele al quotidiano di via Solferino. “La situazione è drammatica – hanno detto i responsabili – i palazzi sono presi d’assalto e non si fa nulla per preservare la residenzialità, a differenza di quanto avviene in altri capitali europee. Si sta attentando alla nostra vita quotidiana e al nostro essere comunità”. I residenti hanno puntato l’indice sugli scarsi controlli riguardanti l’apertura di strutture ricettive abusive e sull’errato conferimento della raccolta differenziata. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha sollecitato le ambasciate straniere presenti nella Capitale a intervenire in maniera concreta per indirizzare i turisti provenienti dalle loro nazioni. I continui schiamazzi notturni di turisti che si ritirano nelle strutture extralberghiere ad ogni ora della notte, a volte ubriachi, hanno snervato tanti residenti, alcuni dei quali hanno deciso di trasferirsi in zone più tranquille. "Non ce la facevamo più a reggere lo stress - ha dichiarato una coppia del centro storico - e abbiamo preferito vendere il nostro appartamento e comprare in un quartiere meno popolato".

L’idea del contingentamento

L’associazione abitanti del centro storico ha suggerito al Comune di dare il via libera al contingentamento, ovvero trasferire i turisti nelle periferie, in modo da dare nuovi impulsi per le riqualificazioni territoriali e rianimare un territorio ora desertificato.

In ogni caso si chiede al sindaco Roberto Gualtieri di mettere un freno alla crescita esponenziale delle strutture ricettive che stanno creando disagi notevoli in chi in quei quartieri di Roma ci vive da anni.

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