Cronaca locale

Taxi volanti: cosa accadrà a Milano entro il 2026

Entro tre anni Milano potrebbe essere una delle prime città italiane ed europee a sperimentare taxi volanti: ecco come funziono e il progetto di Sea

Taxi volanti: cosa accadrà a Milano entro il 2026
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Entro tre anni inizierà una vera e propria rivoluzione sui cieli milanesi all'insegna della sostenibilità. Inizieranno a volare, infatti, i primi taxi elettrici capaci di trasportare fino a 4-5 passeggeri oltre al conducente. Il progetto della Sea (Società Esercizi Aeroportuali) chiamato "Urban Air Mobility" è più serio che mai e vuole decollare entro una data ben precisa.

Obiettivo 2026

"L'obiettivo che ci si pone è essere pronti per le Olimpiadi 2026", ha dichiarato alla stampa l'amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, durante una riunione in Commissione congiunta Bilancio - Patrimonio Immobiliare, Mobilità, Ambiente, Verde e Animali e Controllo Enti Partecipati del Consiglio comunale dove ha illustrato le linee del progetto con l'individuazione delle aree dove sorgeranno i vertiporti, in pratica gli aeroporti dei taxi dotati di una piazzola dove poter sostare, decollare e atterrare, un po' come avviene con gli attuali elicotteri ma su una superficie ovviamente molto più grande. L'obiettivo è quello di migliorare l'accessibilità degli aeroporti (Linate, Malpensa, Orio al Serio) e decongestionare il traffico urbano il tutto a zero emissioni.

I quattro vertiporti

La Regione Lombardia ne ha ipotizzati quindici in totale di cui nove nell'area milanese. L'obiettivo più a breve termine, però, è costruirne quattro per essere pronti per i Giochi Invernali di Milano-Cortina: uno sorgerebbe a Linate, un altro a Malpensa e due in città. Le aree papabili sarebbero City Life e la zona di Porta Romana. Brunini ha spiegato che l'Enac "nel 2020 ha fatto partire un ecosistema per disegnare la road map affinché anche in Italia si parta. A livello mondiale diverse città hanno annunciato di voler partire: almeno quaranta grandi città del mondo e almeno dieci in Europa hanno dichiarato di voler essere pronte nel giro di qualche anno". L'ad ha ricordato che sono già stati effettuati "tantissimi studi a livello globale su quest'industria" e che molte start up hanno già iniziato a costruire questi nuovi velivoli per investimenti fino a 7 miliardi di dollari.

Cos'è l'e-VTOL

Come si legge sul portale della Sea, questi taxi volanti sono chiamati eVTOL: sono velivoli sicuri e stabili. La tecnologia attuale consente a questi velivoci di percorrere distanze fino a 150 chilometri sia nel contesto urbano che extraurbano. Nel medio-lungo termine, grazie all’evoluzione della tecnologia, aumenterà sia il range di distanze percorribili sia il numero di posti offerti", scrive la Sea. Inoltre, una nuova tecnologia chiamata U-Space garantirà la sicurezza nello spazio aereo grazie a un alto livello di digitalizzazione e automazione. Brunini ha affermato che i primi vertiporti dovranno essere operativi entro il 2024 così da poter realizzare test per aprirli al grande pubblico entro il 2026.

Il prezzo di una corsa

Se le cose andranno come sperato, entro il 2030 i taxi volanti milanesi potrebbero trasportare fino a duemila passeggeri al giorno per investimenti di circa 30 milioni di euro sui quattro vertiporti sopra menzionati. I vertiporti avranno dimensioni intorno ai "3 o 4mila metri quadrati con un mini terminal per il check in".

Capitolo prezzi: quanto costerà questo nuovo taxi? "Il prezzo lo farà l'operatore del servizio non Sea, ma da una analisi il prezzo iniziale potrebbe essere circa 120 euro a persona, grosso modo quello che si paga con il Ncc", ha dichiarato Brunini ma lavorando affinché possa scendere fino a 70-80 euro se la spesa verrà divisa con gli altri passeggeri.

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