Cronaca locale

“Tutto in regola o non si farà”. A rischio il festival No Tav

Indagato per abuso e omissione di atti d’ufficio, il sindaco di Venaus è stato interrogato dalla Digos

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“Tutto in regola o non si farà”. A rischio il festival No Tav

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In bilico il festival targato No Tav. In programma dal 29 al 31 luglio a Venaus, in Val di Susa, la kermesse Alta Felicità rischia la cancellazione last minute: tutto dipenderà dall’esito del tavolo in prefettura, dove si valuterà se ci saranno o meno i requisiti necessari per rilasciare l’autorizzazione. Indagato per abuso e omissione d’atti d’ufficio per l’edizione 2022, il sindaco Avernino Di Croce è stato ascoltato dalla Digos: “Non voglio rimanere con il cerino in mano”, le sue parole riportate dal Corriere della Sera.

L’inchiesta sull’edizione 2022 del festival No Tav accende i riflettori sulla concessione della licenza e dell’uso dell’arena pubblica di Venaus dove da sette anni si svolge la kermesse musicale senza la preventiva verifica dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte degli organizzatori. Entrando nel dettaglio delle indagini, quelle per la vendita e la somministrazione di cibi/bevande e l’iscrizione degli steward nelle liste della prefettura.

"Ho detto al presidente dell’associazione che se ha i requisiti personali per presentare l’istanza e se rispetta tutte le norme di legge io non ho motivo per non dare l’autorizzazione", ha spiegato il sindaco di Venaus: "Ovviamente da questo momento tutti questi requisiti dovranno essere verificati e qualsiasi passo dovrà essere concertato con l’autorità". Di Croce ha sottolineato di non sapere se sono state inviate le liste degli steward, ribadendo che“se hanno titolo per presentare l’istanza io non posso rifiutarla, è un atto dovuto”.

L’avvocato di Di Croce, Mariateresa Pizzo, ha evidenziato che la concomitanza di disordini paralleli al festival è una problematica che non fa capo al sindaco, ma di ordine generale che ha ereditato e già nota a tutte le autorità. “Spero che tutto si chiarisca”, ha concluso il primo cittadino di Venaus: “Questo avviso di garanzia mi è arrivato a due giorni di distanza dalla concessione della cittadinanza onoraria a Francesco Saverio Borrelli. Una delle accuse più frequenti che mi è stata mossa, quando ero vice sindaco di Rivoli, era di essere amico di poliziotti e magistrati. Io ho una carriera politica specchiata e non ho mai tollerato i disonesti”.

Organizzato anche da volti noti del centro sociale Askatasuna – al centro delle indagini dodici mesi fa in occasione degli scontri – il festival Alta Velocità è scandito da concerti, dibattiti e conferenze, richiamando migliaia di persone in Valle di Susa.

Tra gli ospiti di questa edizione in bilico Gianni Barbacetto, Dolcenera e gli Omini.

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