Cronaca locale

Venerdì nero per i trasporti a Milano: chi sciopera e quali fasce orarie saranno garantite

I viaggiatori potranno muoversi con sicurezza tra l'orario di inizio servizio e le 8.45 e nella fascia compresa tra le ore 15.00 e le 18.00

Venerdì nero per i trasporti a Milano: chi sciopera e quali fasce orarie saranno garantite

Sarà un venerdì nero quello in previsione domani, 27 gennaio, per i trasporti sui mezzi pubblici a Milano. Come confermato dal sindacato Al Cobas, a incrociare le braccia per quello che sarà a tutti gli effetti il primo sciopero dell'anno nel settore del trasporto pubblico per quanto concerne il capoluogo meneghino, saranno i lavoratori del Gruppo Atm.

Gli orari

A entrare in agitazione sia il personale di esercizio che quello viaggiante operativo tanto nelle linee di superficie, quali tram, filobus e autobus, quanto nelle linee metropolitane. A rischio, dunque, la circolazione di suddetti mezzi di trasporto pubblico nella fascia oraria compresa tra le 8.45 e le 15.00 e tra le ore 18.00 e la conclusione del servizio. Ciò significa che ad essere garantite ai viaggiatori saranno le corse in previsione da inizio servizio fino alle 8.45 e quelle dalle ore 15.00 alle 18.00. Tutto, comunque, dipenderà anche dalla effettiva adesione allo sciopero da parte del personale addetto.

L'agitazione in programma per domani è stata indetta da Ost Al Cobas. Il rischio di blocco era stato diffuso da metà gennaio sulla pagina dedicata agli scioperi del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Una notizia poi confermata lo scorso lunedì 23 gennaio direttamente sul sito di Atm Milano, all'interno del quale venivano comunicati ai passeggeri i dettagli sugli orari e le motivazioni alla base delle rimostranze.

Atm ha spiegato che lo sciopero è stato indetto per protestare"contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d'appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo Atm e per la reinternalizzazione dei servizi di Tpl in appalto e/o subappalto, contro il progetto 'Milano Next', per la trasformazione di Atm Spa in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità".

I dipendenti Atm chiedono anche "la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri, la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti". Visto il moltiplicarsi delle violenze a bordo dei mezzi pubblici, viene richiesta inoltre maggiore tutela, anche con l'adozione di sistemi di protezione passivi.

Tra le altre motivazioni anche quelle legate al trattamento professionale.

I lavoratori Atm protestano anche"per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, per l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali, per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario".

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