Cronaca nera

Caso Beccalli, l'appello ribalta la sentenza e rimedia all'"errore". Killer condannato

Diciotto anni e 8 mesi per Pasini, accusato di avere ucciso la 39enne a Crema nel 2020. In primo grado era stato assolto per "mancanza di prove". A pesare il clamoroso errore di un veterinario che scambiò i poveri resti della vittima per un cane, portato in discarica e distrutto

Caso Beccalli, l'appello ribalta la sentenza e rimedia all'"errore". Killer condannato

Diciotto anni e 8 mesi di carcere. È l'esito, clamoroso, della sentenza pronunciata oggi dalla Corte d'Assise d'Appello di Brescia che ha ribaltato l'assoluzione decisa in primo grado in abbreviato per Alessandro Pasini, il 48enne accusato di avere ucciso l'amica Sabrina Beccalli, 39 anni, all’alba di Ferragosto del 2020 nell’appartamento in via Porto Franco a Crema. L'uomo in primo grado era stato condannato a 6 anni di carcere per avere dato alle fiamme l'auto con dentro il cadavere e assolto dall'accusa di omicidio per “mancanza di prove”. A viziare l'indagine della procura di Crema era stato, come è stato scritto nero su bianco nelle motivazioni della sentenza di primo grado in abbreviato, un “clamoroso errore”: e cioè l'avere scambiato i poveri resti della vittima per la carcassa di un cane che era stata poi portata in discarica. Era stato un veterinario dell'Ats Val Padana a decretare che si trattava di un animale.

Le lacrime dei familiari della vittima

Lacrime di commozione da parte dei fratelli di Sabrina Beccalli dopo la lettura della sentenza. L'imputato che è a piede libero fino a sentenza definitiva (la procura generale non ha chiesto per lui la misura cautelare) ha partecipato per qualche ora all'udienza di stamattina ma era assente durante il verdetto. È praticamente scontato che Pasini faccia ricorso in Cassazione contro la sentenza. La sostituta pg Rosa Caccamo nella requisitoria stamane aveva chiesto 20 anni di carcere e si era detta convinta della "responsabilità" del 48enne.

"Giustizia è stata fatta"

Pasini è stato anche interdetto dai pubblici uffici e condannato a versare un risarcimento provvisionale (cioè immediatamente esecutivo) di 235 mila euro nei confronti del figlio 17enne della vittima e di 65mila euro per i fratelli di Sabrina Beccalli. L'avvocato Antonino Ennio Andronico, che assiste i familiari della donna che si sono costituiti parte civile ha detto: “. Un veterinario dell’Ats Val Padana scambiò i poveri resti di Sabrina per quelli di un cane. E molti di quei resti vennero smaltiti nell’inceneritore.

(ritrovata sporca di sangue nell'appartamento dove è avvenuto il delitto, ndr)".

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