Cronaca nera

"Sei sempre stata la più forte e coraggiosa". L'ultimo saluto a Saman Abbas

Si è svolto a Novellara il funerale con rito islamico di Saman Abbas. Presente il fratello, che ha fatto incidere sulla lapide una dedica da parte sua

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Si è svolto nella forma più riservata possibile e con rito islamico il funerale di Saman Abbas. Novellara ha dato l’ultimo saluto alla giovane, uccisa la notte del 30 aprile 2021: per l’omicidio sono stati condannati i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen e lo zio Danish Hasnain, rispettivamente all’ergastolo e a 14 anni. Così, a rappresentare la famiglia c’era solo il fratello.

Ali Haider, oggi maggiorenne ma ospite di una comunità protetta e in carico ai servizi sociali italiani in quanto testimone al processo, è stato infatti l’unico presente, oltre che colui che ha scelto il modo in cui si sarebbero svolte le esequie. Anche la lapide è già pronta - d’altra parte i tempi per la tumulazione erano stati dettati dalla giustizia e si sapeva con ampio anticipo che prima o poi la 18enne avrebbe ricevuto una degna sepoltura. Sulla lapide il fratello ha fatto scrivere: “Sei sempre stata la sorella più forte e coraggiosa. Mi mancherai ogni giorno, ogni momento, ogni notte”.

Le spoglie mortali di Saman, giunte per il funerale intorno alle 13.30, stanno venendo tumulate nel locale cimitero di Novellara, nei pressi della tomba del cantante dei Nomadi Augusto Daolio. “È importante che Saman sia nel nostro cimitero. Io attendevo la decisione di Ali Haider, al quale abbiamo lasciato il tempo e il modo di riflettere. La scelta di Novellara per me è molto importante, perché significa averla sempre qui, resterà come simbolo, proprio all'ingresso del cimitero dove tutti potranno già da domattina portare un fiore, un pensiero, una preghiera. Saman resterà a Novellara, come simbolo di libertà e di impegno per tutti” ha commentato la sindaca Elena Carletti.

La foto sul luttino è quella che tutti conoscono: Saman con i capelli tenuti da una fascia rossa e il rossetto abbinato. Un simbolo per quella ragazza che voleva vivere all’occidentale, essere un’“Italian Girl” e non certo sposare il cugino più anziano, come la famiglia aveva deciso per lei. Proprio la sua opposizione al matrimonio forzato, secondo l’ipotesi delle indagini, avrebbe decretato la sua condanna. Carletti, a questo proposito, ha annunciato un corso di formazione già calendarizzato per assistenti sociali, forze dell’ordine e insegnanti, al fine di contrastare appunto la pratica del matrimonio forzato.

Il paese è stato molto coinvolto: quando una piccola città in cui convivenza e dialogo sono priorità, un episodio di tale violenza è sconvolgente. Il pensare che sia stata una famiglia a privare della vita una giovane è qualcosa di disumano” ha concluso la prima cittadina. A Novellara è stato proclamato il lutto cittadino.

Alle 19 è previsto un corteo dal cimitero fino in piazza Unità d’Italia in ricordo di Saman.

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