Cronaca nera

Furti e spaccio in una casa occupata: denunciata baby gang straniera

Denunciati tre giovani a Pisa: avrebbero occupato un immobile che utilizzavano come covo per nascondere il bottino dei furti e per smerciare droga. Cedevano stupefacenti a minorenni per rendendoli dipendenti e poi costringerli a rubare per pagare

Una volante della polizia municipale di Pisa
Una volante della polizia municipale di Pisa

Una casa occupata abusivamente nei pressi della stazione ferroviaria di Pisa per farne il loro covo. Lì si nascondevano dopo aver messo a segno furti e rapine e sempre lì smerciavano sostanze stupefacenti. E come clienti, individuavano in primis ragazzini di quattordici anni, rendendoli dipendenti ed inducendoli a rubare per pagarsi la droga. Protagonisti della vicenda sono tre giovani stranieri appena maggiorenni che dovranno adesso rispondere delle accuse di furti, spaccio e ricettazione in concorso. Il trio è stato individuato proprio nelle scorse ore dalla polizia municipale della città toscana, a coronamento di un'attività investigativa avviata qualche mese fa e portata avanti in collaborazione con la polizia giudiziaria.

Droga gratis per fidelizzare i minorenni

Stando a quanto riportato dalla stampa locale, gli stranieri avevano messo in piedi una vera e propria baby gang, con un modus operandi ben collaudato: innanzitutto erano riusciti ad occupare un appartamento in rovina e in quel momento libero, che utilizzavano come base. Poi, a quanto pare anche grazie ai proventi dei furti, riuscivano a procurarsi determinate quantità di sostanze stupefacenti che rivendevano con profitto. Avrebbero anzi individuato un "settore di mercato" ben preciso per farsi una clientela: sfruttando l'esigua differenza anagrafica, offrivano inizialmente droga ai giovanissimi di quattordici, quindici o sedici anni. Così facendo li fidelizzavano, arrivando loro a chiedere somme sempre più alte prima di cedere le sostanze. E quando non avevano abbastanza denaro, i tre stranieri li spingevano a rubare per procurarsi i contanti necessari. Questo sintema avrebbe perciò permesso alla gang di accumulare un bottino notevole, fra soldi ed oggetti rubati.

Nel covo trovate biciclette, pc e cocaina

Il continuo viavai di adolescenti da un preciso edificio dello scalo ferroviario avrebbe però insospettito a lungo andare le forze dell'ordine, che avrebbero quindi iniziato ad indagare. Un lavoro che ha richiesto un paio di mesi, ma che avrebbe consentito di raccogliere indizi decisivi per risalire all'identità dei componenti della baby gang. L'inchiesta ha infatti consentito di accertare il furto di una bicicletta del valore di oltre 5mila euro rubata in un negozio, oltre che di tre computer prelevati da un altro esercizio commerciale non prima di averne sfondato la vetrina con l'utilizzo di un tombino in ghisa. E nelle ore successive alla chiusura delle indagini (risalente a pochi giorni fa) sono poi scattate le perquisizioni a carico degli indagati presso i rispettivi domicili.

Che hanno permesso di scoprire anche alcune dosi di cocaina, sette grammi di hashish e altra merce rubata per un valor di svariate migliaia di euro.

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