Cronaca nera

Gaia e Camilla investite a Roma. "A due anni dalla condanna nessuna pena"

Gaia Von Freymann fu travolta da un'auto nel dicembre del 2019 mentre attraversava la strada assieme all'amica Camilla Romagnoli, anche lei morta. L'investitore, Pietro Genovese, è stato condannato a 5 anni e 6 mesi

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"Sono passati due anni e mezzo dalla sentenza di condanna a 5 anni e 6 mesi e siamo ancora in attesa che il Tribunale di sorveglianza si pronunci per la pena che deve scontare. Non sappiamo ancora nulla". A parlare è Edward Von Freymann, il papà di Gaia, la 16enne travolta e uccisa da un'auto la sera del 22 dicembre 2019 mentre attraversava corso Francia, a Roma, insieme alla sua amica e coetanea Camilla Romagnoli, anche lei morta. Von Freymann, che a sua volta ha perso l'uso delle gambe dopo un drammatico incidente d'auto nel 2011, è intervenuto questa mattina a Napoli per partecipare all'iniziativa "Sii saggio, guida sicuro", un progetto per educare i giovani a comportamenti responsabili e per una guida sicura.

"Siamo ancora in attesa che la pena diventi esecutiva"

L'investitore di Gaia e Camilla, Pietro Genovese, figlio del noto regista Paolo, è stato condannato in via definitiva a 5 anni e 6 mesi per duplice omicidio stradale. Dopo un periodo ai domiciliari, il 21ottobre 2021 il ragazzo è tornato in libertà e ora vivrebbe a Londra. I giudici della Corte d'Appello di Roma, come previsto dalla legge per le sentenze passate in giudicato, hanno eliminato la misura dell'obbligo di dimora dopo la ratifica del concordato in secondo grado. "Spesso gli studenti mi fanno una domanda - ha raccontato Edward Von Freymann - mi chiedono: cosa è successo al ragazzo che era alla guida dell'auto che ha investito mia figlia? Purtroppo, dopo due anni e mezzo, siamo ancora in attesa che il Tribunale di sorveglianza si pronunci". "Fino ad oggi non ha avuto alcun percorso riabilitativo - ha proseguito il papà di Gaia - ha fatto solo gli arresti domiciliari per un anno e due mesi. Ora si trova a Londra e per la giustizia è un uomo libero a tutti gli effetti, in attesa che si pronunci il Tribunale di sorveglianza".

"Dalla tragedia è nato qualcosa di bello"

Dal dolore per la perdita della giovane figlia è nata una fondazione che porta il nome di Gaia e si occupa sia di sicurezza stradale che inclusività. "Da questa tragedia è nato qualcosa di bello. - ha detto Edward Von Freymann- Ho devoluto l'indennizzo ricevuto per mia figlia alla fondazione per aiutare tutte le famiglie delle vittime della strada che non hanno possibilità economica di affrontare un processo". La fondazione "mette a disposizione gratuitamente avvocati e i periti per aiutare i familiari nei processi.

Poi incontriamo i ragazzi nelle scuole, parliamo di sicurezza stradale ma anche di inclusione e disabilità".

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