Cronaca nera

Roma, donna muore per broncopolmonite. Il compagno indagato per omicidio

La 40enne sarebbe stata soccorsa quando era ormai senza vita. Dalle pagine del suo diario segreto emerge una storia fatta di soprusi, violenza e droga

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Una storia d’amore a senso unico in cui il lieto fine si è perso nell’illusione di un sentimento in realtà non corrisposto. È la triste vicenda di una donna di 40 anni deceduta a Roma il 18 gennaio del 2022 di broncopolmonite dopo tre giorni di agonia. Ad assisterla il suo compagno, Fausto Chiantera di 43 anni, che avrebbe chiamato i soccorsi solo quando la donna era ormai senza vita.

Oggi, a distanza di quasi un anno dalla tragedia vengono fuori i segreti più intimi della 40enne annotati in un diario segreto. A darne notizia è Fanpage. “Mi umilia lo so, ma ha promesso che non lo farà più. Mi ha promesso che cambierà” sono queste le tristi parole di una donna finita nella trappola di un amore sbagliato, di un uomo sbagliato.

Una storia fatta di soprusi, violenza fisica e psicologica e droga. Una storia in cui tante volte la famiglia di lei ha tentato di intervenire per salvarla. Inutilmente, però, perché lei di quel destino beffardo non se ne è mai voluta liberare. Non ha mai avuto la forza di salvarsi da un uomo che l’ha soggiogata fino all’ultimo istante di vita.

Oggi Fausto Chiantera deve rispondere dinanzi ai giudici di omicidio volontario aggravato. L’uomo prometteva alla compagna di cambiare, ma per la procura della Repubblica di Roma l’avrebbe lasciata morire nel letto malata di una polmonite che poteva essere curata se presa in tempo. Tra gli altri capi d'imputazione, l’uomo dovrà rispondere davanti alla Corte d’assise di Roma anche di cessione di stupefacenti, lesioni e maltrattamenti.

Dinanzi ai giudici avrebbe parlato anche la mamma della vittima, come riporta il Messaggero, che avrebbe raccontato dei soprusi subiti dalla figlia e dei tentativi di salvarla. Secondo il racconto della madre, l'uomo avrebbe condotto la 40enne ad usare anche psicofarmaci. E stando a quanto riportato dalle altre fonti di stampa, nel diario la vittima avrebbe raccontato di percosse, istigazione al suicidio, ricatto e stalking subiti dall'imputato. Secondo il diario l'uomo avrebbe usato contro di lei violenza psicologica, dicendole che era pazza, la umiliava e le controllava la vita.

Ripercorrendo la storia della vittima (di cui non si conosce il nome per privacy), sarebbe in un primo momento finita in ospedale per le percosse subìte dal compagno Fausto. Lo avrebbe denunciato per poi, però, in un secondo momento ritirare la denuncia, probabilmente per il troppo amore. Il giorno del compleanno della donna lui avrebbe organizzato per lei un festino a base di droga. È proprio quella sera che la 40enne si sarebbe sentita male.

Secondo l’accusa l'imputato avrebbe messo la compagna a testa in giù nella doccia, facendole assumere cocaina e sostanze psicotrope, lasciandola in uno stato di incoscienza e di agonia per più giorni fino al decesso, avvenuto per broncopolmonite massiva bilaterale, chiamando i soccorsi solo dopo la morte della donna.

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