Cronaca nera

Stupri a Caivano, il branco a processo immediato: in 9 rinviati a giudizio

Gli indagati, di cui sette minorenni e due maggiorenni, sono stati rinviati a giudizio immediato con l'accusa di aver stuprato le cuginette di 10 e 12 anni al Parco Verde. I legali delle vittime: "Crimini e violenze orribili"

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Stupri a Caivano, il branco a processo immediato: in 7 rinviati a giudizio

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Il gip del Tribunale dei minorenni di Napoli ha disposto il giudizio immediato per sette ragazzi del branco che, la scorsa estate, stuprarono le due cuginette di 10 e 12 anni al Parco Verde di Caivano. Rinviati a giudizio immediato anche i due maggiorenni coinvolti negli abusi. Gli indagati, nove in tutto, sono accusati a vario titolo di violenza di gruppo aggravata in concorso e di aver filmato gli abusi e poi condiviso i video in chat. Le udienze si svolgeranno una il 28 marzo e l'altra il 2 aprile.

Gli avvocati "Crimini e violenze orribili"

"Si tratta di crimini e violenze orribili ,che vanno puniti con pene esemplari soprattutto per un dare un segnale e stabilire il rispetto delle regole in una società e mondo giovanile purtroppo sempre più caotico e pericolo". A dirlo all'Adnkronos sono gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, che assistono i familiari delle giovani vittime. "Nel ritenere la giusta fase di una procedura ordinaria il provvedimento di rinvio a giudizio immediato per i violentatori delle minori" i difensori auspicano "che la giustizia, che è sanzione ma anche cura e prevenzione, si adoperi sollecitamente con provvedimenti egualmente tutelanti del diritto al mantenimento degli affetti familiari per i minori offesi che sono detenuti in casa famiglia con la recisione di ogni affetto e rapporto parentale".

Gli abusi

I fatti risalgono alla scorsa estate. Le prime indagini avevano accertato che le due cuginette erano state abusate dal branco per una notte intera all'interno dell'ex Sporting Club Delphina del Parco Verde, già noto alle cronache per la triste vicenda della piccola Fortuna Loffredo. Dai successivi accertamenti dei carabinieri era emerso che, in realtà, gli abusi perpetravano da mesi e le giovanissime vittime erano state filmate durante le violenze. I video sono stati poi condivisi dai presunti responsabili in alcune chat di gruppo.

Le indagini

Le indagini sono scaturite dopo la denuncia dei familiari delle due ragazzine. Era stato il fratello di una delle due cuginette a raccontare ai parenti di ricevuto un messaggio sui social in cui qualcuno lo aveva informato delle violenze avvenute nell'impianto sportivo abbandonato. Da lì è scattata la denuncia ai carabinieri di Caivano e successivamente l'informativa è stata trasmessa alle procure del capuologo campano. Nel giro di poche settimane sono stati identificati e fermato nove ragazzi: sette minorenni e due maggiorenni.

Le due cuginette

Subito dopo l'avvio delle indagini, le due cuginette sono state trasferite in una casa famiglia. Una misura che la procura aveva ritenuto necessaria a fronte di "una situazione di emergenza" e specificando che l'allontanamento era stato deciso per "mettere in sicurezza le minori".

L'incidente probatorio, con l'ascolto in seduta protetta delle due vittime, si è svolto lo scorso 19 e 22 gennaio.

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