Cronaca nera

“Per te bruceremo tutto”. La rabbia della sorella di Giulia Cecchettin

Sì è concluso nel peggiore dei modi il giallo della scomparsa di Giulia Cecchettin e ora per la famiglia resta il dolore e la rabbia per la morte della 22enne

“Per te bruceremo tutto”. La rabbia della sorella di Giulia Cecchettin

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Quel che può passare in queste ore, ma in realtà dalle 8 del mattino di sabato, nella testa dei familiari e degli amici più stretti di Giulia Cecchettin è impossibile da capire. Ed è anche inutile chiedere, mettere i microfoni davanti alla bocca, aspettarli all'uscita della loro abitazione per chiedere un commento. Ora è il tempo del dolore e ognuno lo elabora come sente, senza forzature esterne. "Rest in power. I love you", è il commento postato sui social da Elena poco dopo aver saputo della morte della sorella minore. Una reazione istintiva, un gesto spontaneo da parte della giovane, che ha pubblicato una foto insieme a Giulia.

Lei, che fino a poco prima continuava ad alimentare la speranza, condividendo le immagini della Grande Punto nera di Filippo Turretta con la targa per eventuali segnalazioni. Ci ha creduto fino alla fine ma in cuor suo già temeva il triste finale: "Nel momento in cui mio fratello mi ha chiamato alle 8 del mattino chiedendomi dov'era Giulia, ero preparata al peggio. Avevo tutti i presentimenti e si stanno confermando". Così ha dichiarato ieri la giovane ai microfoni di Canale5, spiegando che quella storia, a lei, non è mai piaciuta: "Quello di Filippo era un comportamento ossessivo. Voleva essere sempre dov'era lei. Al mio compleanno avevamo deciso di passare un giorno per stare insieme io, mio fratello e Giulia. Lui invece voleva unirsi a noi".

Ma oggi è il tempo del dolore e della rabbia, grandissima, enorme, impossibile da misurare. "Per te bruceremo tutto", scrive Elena Cecchettin. Scritta bianca su sfondo nero, semi-citazione di un testo attribuito a Cristina Torres Caceres, che la stessa sorella ha condiviso in una storia successiva: "Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima". Per giorni, comprensibilmente, la famiglia e gli amici di Filippo hanno parlato di lui come di un "bravo ragazzo", sostenendo (ma anche ammettendo) che l'ex fidanzato di Giulia non accettasse la fine di quella relazione. Quel "bravo ragazzo" si unisce alla schiera di tutti gli altri che si sono macchiati le mani con il sangue delle loro mogli o fidanzate. "È stato il vostro bravo ragazzo", recita un'altra storia condivisa da Elena, che sta cercando di elaborare un dolore troppo grande.

La perdita di una sorella è un evento drammatico, ancora di più in queste circostanze, soprattutto se arriva a un anno dalla morte di una madre.

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