Affidi illeciti dell'inchiesta "Angeli e demoni", Meloni: "Condanne esemplari per gli orchi che lucrano sui bimbi"
5 Luglio 2019 - 18:03Il leader di Fratelli d’Italia partecipa all’evento "I bambini non si toccano" e chiede condanne esemplari per gli indagati dell’inchiesta "Angeli e Demoni"
"I bambini non si toccano", è stato il titolo del presidio organizzato venerdì da Fratelli d'Italia davanti al Comune di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, per tenere alta l'attenzione sullo scandalo emerso con l'inchiesta "Angeli e Demoni" sugli affidi illeciti dei minori. All'iniziativa sono intervenuti parlamentari, il presidente del Family day Massimo Gandolfini, simpatizzanti e militanti di FdI, in primis il presidente Giorgia Meloni: "Siamo rimasti sconvolti da una inchiesta che vedrebbe coinvolte quasi trenta persone accusate di aver tolto ingiustamente i bambini alle loro famiglie per lucrarci sopra. Mentre nelle favole ci sono gli orchi che rubano i bambini per mangiarli, qui sembrerebbe che ci fossero degli orchi che rubavano i bambini per mangiarci sopra. Se dovesse essere confermata la colpevolezza di queste persone, chiediamo per loro condanne esemplari e che siano perseguite per tortura e sequestro di persona, ovvero per reati più gravi di quelli che vengono contestati oggi".
La leader politica di Fdi invoca anche una commissione d'inchiesta ad hoc che si impegni a "monitorare ogni singolo caso dei 50 mila bambini che sono stati tolti alle loro famiglie per verificare se tutto ha funzionato, di istituire sezioni specializzate dedicate a famiglia e minori in tutti i tribunali perché i tribunali dei minorenni non ce la fanno a monitorare la situazione e di puntualizzare meglio la legge sugli affidi. Perché se una famiglia è povera, non ha alcun senso toglierle il figlio per poi pagare profumatamente il suo mantenimento in una struttura dei servizi sociali. I soldi si danno alla famiglia e si consente a quel bambino di crescere a casa sua".
"Noi non vogliamo che si spengano i riflettori su questa vicenda e non facciamo speculazione politica.