Cronache

I polsi tagliati, poi la telefonata choc: "Mio figlio non respira..."

Il bimbo, di appena un anno, è stato trovato senza vita in camera da letto. Ad allertare il 112 è stata la madre del piccolo: la donna aveva i polsi tagliati

I polsi tagliati, poi la telefonata choc: "Mio figlio non respira..."

"Aiuto, correte, mio figlio è morto!". Così, con una richiesta d'aiuto disperata al centralino del 112, una mamma 29enne ha allertato i militari dell'Arma di Ferrara pressappoco all'alba di questa mattina. Suo figlio, un bimbo di appena un anno, sarebbe morto mentre le dormiva accanto nel letto matrimoniale. Sulla vicenda ora indagano i carabinieri: non si esclude l'ipotesi di un omicidio/tentato suicidio.

La telefonata choc al 112

La tragedia risale alla mattinata di giovedì 17 giugno, in un appartamento in via degli Ostaggi, a Ferrara. E' da poco passata l'alba quando una donna di 29 anni, apparentemente disperata e in preda al panico, si rivolge ai carabinieri. "Aiuto, correte, mio figlio è morto", grida dal telefono. In una manciata di minuti, i carabinieri si precipitano sul luogo della segnalazione per accertare la veridicità dei fatti. Quando suonano al campanello dell'abitazione, la 29enne si precipita ad aprir loro la porta: mostra ferite evidenti ai polsi, forse dei tagli. A quel punto, i militari si dirigono subito in camera da letto dove trovano, disteso tra le lenzuola accartocciate, un bimbo di circa un anno in fin di vita. L'arrivo tempestivo del 118 non evita la tragedia: dopo aver tentato per circa 40 minuti di rianimarlo, i medici sono costretti a dichiarare il decesso del piccolo.

Ipotesi omicidio-tentato suicidio

Stando a quanto si apprende da fonti a vario titolo, la 29enne potrebbe aver tentato di togliersi la vita dopo aver ucciso il suo ultimogenito. In casa, a tragedia in corso, ci sarebbero stati anche i fratellini del bimbo, due maschietti, uno di 5 e l'altro di 9 anni. Secondo la versione fornita dall'agenzia stampa Adnkronos, entrambi avrebbero sentito le grida della mamma ma, per fortuna, non avrebbero assistito alla tragedia.

Al momento, non si esclude alcuna pista: dall'omicidio-tentato suicidio fino alla morte naturale del bimbo con conseguente tentato suicidio della madre, portata ora nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Cona. Il pm incaricato del caso, la dottoressa Busato, conferirà a breve l'incarico al medico legale per l'autopsia.

Dalle prime osservazioni mediche, sul corpicino non sarebbero stati rilevati segni di violenza. L'ipotesi è che sia stato strangolato o avvelenato. Nell'attesa di chiarire la dinamica della tragedia, i carabinieri stanno ascoltando il papà della giovanissima vittima che, da qualche settimana, aveva lasciato il tetto coniugale.

I due fratellini del bimbo morto sono stati affidati alla nonna corsa sul posto.

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