Cronache

Camorra, blitz a Napoli: in manette anche il cantante neomelodico Tony Marciano

Ventidue arresti ai danni del clan Gionta. Manette per il cantante neomelodico che "finanziava un traffico di droga" e che in un brano se la prendeva con i pentiti

Camorra, blitz a Napoli: in manette anche il cantante  neomelodico Tony Marciano

"Nun ciamm arrennere" è il titolo di una delle sue più celebri canzoni napoletane. Ma adesso, Ciro Marciano, in arte Tony Marciano, si è dovuto arrendere quando i carabinieri lo hanno ammanettato.

Il cantante neomelodico, molto noto in Campania, secondo una indagine dei carabinieri di Torre Annunziata metteva i capitali necessari per importare la droga dall’Olanda ed era abbastanza organico al clan Gionta.

Secondo gli inquirenti, Marciano investiva nell'affare denaro personale per poi spacciare sostanze stupefacenti tra le sue conoscenze.

Oltre a Marciano, sono state arrestate 21 esponenti del clan Gionta. Quando ha visto arrivare gli agenti e i giornalisti, Tony Marciano ha esordito così: "Se faccio un concerto neanche vengono tutte queste telecamere".

L’accusa è di traffico di stupefacenti aggravato dal metodo mafioso e, secondo le indagini, sembra fosse tra i finanziatori e gli organizzatori del giro di spaccio. Spaccio che puntava anche sull’amnesia: tipo di droga molto diffusa tra i giovani; un mix di marijuana di pessima qualità e altre sostanze psicotrope dagli effetti ritenuti molto pericolosi e che determina l’amnesia.

In una delle sue ultime canzoni Nun ciamm arrennere (Non ci dobbiamo arrendere, ndr), Tony Marciano se la prendeva con i pentiti. Quegli stessi pentiti anche grazie ai quali è scattato il suo arresto.

Nel brano Tony Marciano sottolinea che i pentiti "hanno perso l’omertà" e che "hanno fatto cadere un impero".

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