Cronache

Canonizzazioni, procedure vaticane più rigorose nelle cause dei santi

Il Vaticano riforma l'esame dei miracoli richiesti per ottenere la beatificazione e la canonizzazione

Canonizzazioni, procedure vaticane più rigorose nelle cause dei santi

Diventeranno più rigorose le procedure per l'analisi dei miracoli nell'iter per le canonizzazioni dei santi. In Vaticano è stato approvato, infatti, un nuovo regolamento, pubblicato oggi dalla Congregazione per le cause dei santi, volto ad aggiornare le precedenti norme.

"Non può essere che il bene delle Cause, che non possono mai prescindere dalla verità storica e scientifica degli asseriti miracoli", spiega il segretario della Congregazione Marcello Bartolucci all'Osservatore Romano, a cui chiarisce che la finalità del provvedimento è mirata a migliorare il delicato compito verso il percorso di santificazione dei santi.

La nuova procedura si ispirerà al precedente regolamento approvato il 23 aprile del 1976 da papa Paolo IV, ma oltre ad un aggiornamento linguistico, sono state introdotte alcune modifiche: "La maggioranza qualificata, per procedere ad ulteriora, nell'esame di un presunto miracolo è di almeno 5/7 oppure 4/6; il caso non può essere riesaminato più di 3 volte; per il riesame del presunto miracolo si richiede una Consulta con nuovi membri; l'incarico del Presidente della Consulta può avere solo una riconferma (5 anni più altri 5); sono tenuti al segreto tutti quelli che trattano il presunto miracolo (promotori della causa, tribunale, postulatori, periti, officiali del Dicastero); i compensi ai periti saranno corrisposti solo tramite bonifico bancario; il sotto-segretario svolge per i miracoli le funzioni che la Costituzione apostolica Divinus perfectionis magister attribuisce al relatore", spiega Bartolucci.

Naturlamente il criterio, come spiega il presule, rimarrà quello di sempre che si sostanzia su un attento esame delle prove giuridiche, che devono essere "complete, convergenti e affidabili".

E aggiunge: " È necessario che il loro studio sia effettuato con serenità, obiettività e sicura competenza da parte di periti medici altamente specializzati e, poi, ad un livello diverso, dal Congresso dei consultori teologi e dalla Sessione dei cardinali e vescovi per arrivare, infine, alla determinante approvazione del Santo Padre, che ha l'esclusiva competenza di riconoscere un evento straordinario come vero miracolo".

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