Cronache

Caos sui seggiolini antiabbandono: "Quelli in vendita non sono a norma"

Altroconsumo denuncia: "Oggi come oggi non c'è alcun sistema in commercio che abbia le caratteristiche richieste"

Caos sui seggiolini antiabbandono: "Quelli in vendita non sono a norma"

Non terminano le polemiche sulle modalità di gestione della legge sui seggiolini antiabbandono. Dallo scorso 7 novembre è scattata l'obbligatorietà: l'obiettivo principale dichiarato è quello di "prevenire l’abbandono dei bambini di età inferiore ai quattro anni". Per cercare di agevolarne l'acquisto, nel decreto Fiscale sono previsti l'istituzione di un fondo e il riconoscimento di un contributo economico di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato. Nei prossimi giorni verrà approvato il decreto che disciplina le modalità per l'erogazione della somma. Si è trattato dunque dell'atto finale, dopo l'approvazione in Parlamento e la firma del decreto attuativo da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

Polemiche

Tra le caratteristiche elencate vi sono anche che il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente, senza alcuna ulteriore azione da parte del conducente, e che non si alterino le proprietà di omologazione del seggiolino. Ma da parte di Altroconsumo è arrivata una denuncia ben chiara che fa discutere: "Oggi come oggi non c'è alcun sistema in commercio che abbia entrambe queste caratteristiche: cioè che sia approvato dalla casa produttrice dei seggiolini e, allo stesso tempo, non preveda alcuna azione per attivarsi". Anche perché leggendo il testo del decreto emergono diversi dubbi: "Non è chiaro se, ad esempio, la necessità di attivare il bluetooth sul telefonino sia da considerarsi un'azione volontaria attiva".

Gli esperti dell'associazione italiana di consumatori hanno inoltre fatto sapere che sui seggiolini omologati secondo la norma ECE R44 - che classifica in base al peso del bambino - "non possono essere montati cuscinetti o altri prodotti. Quindi, fatta eccezione per i prodotti della stessa marca del seggiolino, tutti i dispositivi con sensore di peso da mettere sotto la seduta del bambino non dovrebbero essere utilizzati". Per quel che riguarda invece la norma ECE R129, relativa all'altezza dei bambini, "definisce chiaramente le misure del prodotto, quindi l’utilizzo di sistemi antiabbandono con cuscinetto, modificando tali misure, modifica di fatto delle caratteristiche di omologazione non rispettando quanto previsto dall’allegato A punto 2 lettera b del decreto 122 del 2019".

Per chi non si doterà dei seggiolini antiabbandono sono previste una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro (pagamento entro cinque giorni 56,70 euro) e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Ma si rischia anche la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi qualora si venisse colti a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di 2 anni.

Perciò Ubaldo Pagano, componente della commissione Bilancio della Camera e deputato del Partito democratico, ha chiesto al Ministero dell'Interno di sospendere momentaneamente le sanzioni sui seggiolini antiabbandono finché i cittadini "non saranno stati informati in maniera corretta e diffusa sulla nuova normativa" e finché "non sarà operativo l'incentivo all'acquisto di 30 euro, previsto da dl Fisco, le cui modalità di attuazione devono ancora essere chiarite".

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