Cronache

"Ci ha violentate nella sua villa". Nel guai il petroliere Giancarlo Miotto

Il petroliere 80enne è stato denunciato da due collaboratrici domestiche per violenza sessuale. Una delle due ha dichiarato di avere prove video per incastrarlo

"Ci ha violentate nella sua villa". Nel guai il petroliere Giancarlo Miotto

Le obbligava a seguirlo in camera, le palpeggiava, le spogliava e poi le costringeva ad avere un rapporto sessuale con lui. Non potevano tirarsi indietro, si trattava del loro capo. Quando si riapriva la porta tutto tornava come prima, ma non per tutti. È questo che avveniva all'interno della villa di Giancarlo Miotto, 80 anni compiuti tre mesi fa, considerato uno dei "potenti" del Veneto.

La villa degli orrori

Gli abusi sono durati per mesi e le vittime sono due colf di origine filippina, di 36 e 41 anni, che si occupavano della sua villa a Mogliano Veneto. Per molto tempo hanno scelto il silenzio perché intimorite della presenza dell'imprenditore petrolifero, ma quando entrambe hanno saputo di non essere le uniche vittime, hanno deciso di parlare.

I fatti sono avvenuti tra il luglio del 2020 e il 7 gennaio del 2021. Proprio quest'ultima data coincide con la fuga di una delle due. Recandosi prima in un centro antiviolenza e poi all’ufficio vertenze della Cgil di Mestre, la donna non ha subito dichiarato quello che aveva subito. Aveva chiesto solo di sollecitare l'uomo a pagare gli ultimi mesi. Avviate le pratiche la filippina era arrivata al limite e aveva svuotato il sacco affermando ciò che era realmente successo. Agli agenti aveva aggiunto di avere le prove, mostrando loro un video in cui è ben visibile Miotto che si approccia in maniera intima con la donna.

In tribunale

Una delle due colf ha dichiarato di essere stata vittima in almeno dieci episodi. L'altra, che era arrivata da meno tempo, di quattro. Il primo di essi avvenuto solo tre mesi dopo l'assunzione.

I video e le chat sono state prove schiaccianti per la procura nel ritenere che Giancarlo Miotto fosse colpevole di violenza sessuale aggravata. Nei giorni scorsi ha dunque avanzato la richiesta di rinvio a giudizio dell’anziano, sulla quale dovrà esprimersi il giudice.

In questi mesi, secondo i suoi difensori, è stato raggiunto un accordo economico per il risarcimento delle vittime, che a questo punto rinuncerebbero a costituirsi parte civile nell’eventuale processo.

Commenti