Cronache

"Contro il proibizionismo". E il consigliere Pd si accende uno spinello

Il gesto davanti al Comune di Milano. Il consigliere dem, Daniele Nahum, si è acceso uno spinello chiedendo al Pd più coraggio sul tema cannabis. Comazzi (Fi): "Provocazione vecchia di 50 anni"

"Contro il proibizionismo". E il consigliere Pd si accende uno spinello davanti al Comune

Gli slogan non bastavano. Bisognava sollevare il fumo della protesta. Così il consigliere comunale Pd, Daniele Nahum, si è acceso uno spinello. Lo ha fatto stamani davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, proprio come aveva annunciato nei giorni scorsi. L'esponente dem ha compiuto il gesto dimostrativo per sostenere la legge che consente la coltivazione di cannabis in casa per uso personale. La sua provocazione è arrivata dopo che, a metà marzo, il consiglio comunale del capoluogo lombardo aveva espresso - non senza divisioni - il proprio indirizzo favorevole alla legalizzazione della cannabis.

Nahum, attorno alle 12, si è dunque presentato davanti al palazzo del Comune portando con sé uno spinello già preparato e pronto per essere acceso. Alle sue spalle, alcuni manifestanti che lo sostenevano con slogan e cartelli. Tra i convenuti, anche il capogruppo Pd in Comune, Filippo Barberis, il consigliere Alessandro Giungi oltre al consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi. "Sono 16 mila le persone in carcere per reati legati alla cannabis e la criminalità organizzata su questa sostanza ha un giro di affari di 7 miliardi", ha affermato il consigliere Pd a margine del suo gesto dimostrativo, spiegando di essere lì "contro il proibizionismo che riempie le galere e aiuta le mafie". L'esponente dem ha poi chiesto "più coraggio" sul tema anche al proprio partito e al segretario Enrico Letta.

Non è mancata poi la polemica politica. Nei giorni scorsi, infatti, Matteo Salvini aveva criticato il gesto annunciato sui social da Nahum. "Le priorità del Pd...", aveva chiosato il leader della Lega. Parole alle quali stamani il consigliere comunale ha replicato. "A me fa sorridere il fatto che Salvini si sia molto interessato di questa iniziativa. Peccato che invece non si interessi del massacro di Bucha", ha affermato annunciando poi che a giugno a Milano promuoverà gli Stati Generali della cannabis per dibattere sul tema con esperti e associazioni. "Ricordiamo che ci sono altre sostanze che fanno più male. L'alcol, ad esempio, miete 48 vittime al giorno per abuso, mentre per una canna non è mai morto nessuno", ha proseguito Nahum, rispondendo anche alla consigliera leghista che nelle scorse settimane aveva chiesto ai politici di Palazzo Marino di sottoporsi al test del capello. "Sono pronto a staccarmi una ciocca".

Nelle scorse ore, prima ancora che andasse in scena, il gesto di Nahum era stato criticato da Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. "Quella del consigliere Nahum è una provocazione vecchia di 50 anni: già nel 1975 Marco Pannella faceva gesti dimostrativi di questo tipo, peraltro con un impatto diverso e in un momento storico differente. Da un consigliere comunale nel 2022 ci saremmo aspettati una maggiore originalità e concretezza", aveva affermato l'esponente forzista.

Ora si attendono le reazioni all'odierno sit-in.

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