Coronavirus

"Ecco quanto può durare la fase 2 col Coronavirus"

Il fisico Vespignani ha detto che questo periodo potrà durare da 6 a 8 mesi. Lo scienziato Ricci Tersenghi ha invece sottolineato che "in alcune regioni la discesa non è ancora iniziata”

"Ecco quanto può durare la fase 2 col Coronavirus"

Il dibattito sulla riapertura delle attività è molto animato. Ancora non si sa quando inizierà la fase 2, soprattutto le modalità e quanto sarà estesa a livello temporale. È molto probabile che durerà a lungo, secondo il parere del fisico Alessandro Vespignani, direttore del Network Science Institute della Northeastern University di Boston. "E' un processo che vedo per i prossimi 6-8 mesi”, ha specificato durante il dibattito online organizzato dalla pagina Facebook Coronavirus-Dati e analisi scientifiche, trasmesso dall'Ansa.

La fase 2

Lo scienziato ha precisato che questa fase proseguirà a lungo. “Non possiamo immaginare - ha aggiunto Vespignani - una guerra vinta perché avremo altre battaglie e non dobbiamo pensare di poter tornare alla normalità piena in luglio o agosto". Quindi molto probabilmente passeranno altre settimane prima di attenuare i provvedimenti per contrastare il Covid-19 nel nostro Paese. Il fisico ha riconosciuto che l’Italia sta avendo un andamento positivo ma allo stesso tempo ha ribadito l’importanza di rispettare le restrizioni in quanto ci sono ancora molti contagi. “Si dovranno fornire gli strumenti per uscire dall'emergenza nel modo più sicuro - ha spiegato - : non vogliamo tornare in una fase di pre-ondata”.

Al dibattito è intervenuto anche Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. L’infettivologo ha sottolineato come la comunità scientifica debba chiedersi le motivazioni per cui l’Italia non abbia programmato linee di diagnostica per passare alla fase 2. Secondo il medico, quest’ultima è “oggi prematura, ma da programmare altrimenti si rischia di spalmare la ripresa in un tempo infinito o anticipata, con il rischio di nuovi focolai”.

Lo stesso infettivologo e il fisico Federico Ricci Tersenghi dell'Università La Sapienza di Roma hanno evidenziato che sarebbe circa un milione i casi di infezione da coronavirus nel nostro Paese. "E' inutile dire che l'Italia ha il tasso letalità più alto del mondo, in realtà - ha detto Galli - ha il denominatore più sballato del mondo: manca il 90% di chi ha l'infezione. Circa un milione l'ha incontrata".

La situazione a livello regionale

Ricci Tersenghi ha evidenziato che il numero di nuovi contagi in Italia ha “chiaramente superato il picco”. Poi ha ricordato come l’analisi dei dati vada effettuata a livello nazionale in quanto la situazione è variegata e "in alcune regioni la discesa non è ancora iniziata”. Il fisico ha fatto l'esempio del numero di decessi in Emilia-Romagna, Liguria e Toscana. I dati della prima sono simili a quelli della Lombardia, "quindi hanno chiaramente superato il picco".

Le altre due sono in una situazione stazionaria da oltre 15 giorni ma non hanno ancora cominciato la decrescita.

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