Cronache

Corruzione, arrestati 19 medici e imprenditori del settore farmaceutico

In un blitz, i carabinieri hanno arrestato per corruzione 19 tra medici e imprenditori del settore farmaceutico

Corruzione, arrestati 19 medici e imprenditori del settore farmaceutico

Con un blitz dei carabinieri in sette Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria e Lazio) sono stati arrestati per corruzione 19 tra medici e imprenditori del settore farmaceutico. Settantacinque gli indagati.

Le forze dell'ordine hanno poi perquisito 52 tra case dei professionisti e sedi di società farmaceutiche e sequestrato "due società di comodo allestite per il riciclaggio del provento delle attività illecite", oltre che confiscato "quasi mezzo milione d'euro".

I reati contestati agli indagati, spiega il Nas, sono "associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, attuata nel campo della sperimentazione sanitaria e nella divulgazione scientifica per favorire le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere, attraverso la commissione altresì dei reati di abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori".

In particolare, quindi, il sistema scoperto oggi effettuava sperimentazioni illegittime su pazienti ignari con la connivenza di medici corrotti per "interessi commerciali". Tra gli indagati c'è anche un "importante dirigente sanitario pubblico", il professor Guido Fanelli, ritenuto il "perno del sistema corruttivo". Fanelli è "l'estensore tecnico della legge sulla Terapia del Dolore del 15 marzo 2010, n. 38 e titolare di una pluralità di incarichi a livello nazionale e regionale, con potestà decisionale in materia di ricerca scientifica/terapeutica, raccolta dati e sperimentazioni cliniche e educazione continua medica (ECM)".

Sarebbe lui, secondo gli investigatori, "il perno di un articolato sistema corruttivo realizzato per incamerare somme di denaro e beni di ingente valore, attraverso l'asservimento delle relative funzioni pubbliche agli interessi commerciali di alcune case farmaceutiche interessate a creare una propria zonà di influenza su pubblici ufficiali per la promozione e la diffusione illecita dei relativi prodotti farmaceutici".

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