Cronache

Dazn, addio abbonamento condiviso: ecco da quando

Per ora la società non ha lasciato trapelare nulla di ufficiale, ma c'è già chi minaccia disdette di massa

Dazn, addio abbonamento condiviso: ecco da quando

Stop alla concurrency, ossia all'accesso in contemporanea da parte di due device, per la piattaforma Dazn. Stando alle ultime notizie, riportate dal Sole 24 Ore, il servizio a pagamento di video streaming online, noto soprattutto per detenere i diritti della Serie A, starebbe effettivamente pensando di interrompere l'erogazione di abbonamenti multiuso, fruibili da due utenti. Lo scopo, è presto detto, risiede nel cercare di ottenere un maggior numero di affiliati e combattere allo stesso tempo il fenomeno della pirateria.

Al momento non ci sono state comunicazioni ufficiali da parte della società, tuttavia si parla già di un cambiamento a dicembre. In sostanza verrà meno la concurrency, ovvero la possibilità da parte di due o anche più utenze di accedere ai contenuti digitali con un unico abbonamento. Sola eccezione sarà probabilmente per coloro che si collegono alla stessa rete fissa (Ip): in sostanza, i programmi Dazn saranno disponibili su due dispositivi contemporaneamente soltanto se questi si trovano nella stessa abitazione.

Si tratta di una notizia che ha generato non poco malcontento, tanto che alcuni utenti avrebbero già minacciato di abbandonare il servizio di video streaming. Proprio a tal proposito Dazn contatterà prima di tutto gli attuali abbonati, che nel contratto avevano firmato per avere l'utilizzo al doppio device, così da dar loro la possibilità di recedere entro i 30 giorni canonici.

La società ha dunque intenzione di porre fine al sistema degli accessi illeciti a Dazn, sistema che ha visto spesso degli utenti "prestare" il proprio abbonamento ad amici e parenti, tramite comunicazione delle credenziali (si parla di un 20% di condivisioni avvenute in modo fraudolento). Una scelta che colpisce una grossa fetta di spettatori, interessati alla Serie A 2021-24. Si spinge, ovviamente, agli abbonamenti. Attualmente il prezzo al mese per usufruire dei contenuti è fissato a 29,99 euro.

Al momento da parte della società è arrivato solo un "no comment", perciò tutto è ancora da vedere. Si parla di una modifica che sarà introdotta verso la metà di dicembre, e che sarà valida sia per gli abbonamenti già presenti che per i nuovi. Il caso, secondo il Messaggero, sarebbe già arrivato all'attenzione dell'Agcom e dell’Antitrust, da parte del Codacons, che intende vederci chiaro sulla correttezza di un simile operato. "Se da un lato è comprensibile l'esigenza di combattere la pirateria, dall'altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori", denuncia il Codacons.

A prendere posizione è stato anche la rappresentante di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli, che parla di "violazione dei diritti dei consumatori" ed auspica l'intervento del governo.

"Presenterò un'interrogazione parlamentare dando forza alle legittime osservazioni delle associazioni dei consumatori che non possono rimanere inascoltate alla luce anche del fatto che non siamo difronte al primo episodio discutibile nella condotta di Dazn", ha dichiarato, come riportato da LaPresse.

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