Cronache

Ilva sotto sequestro. Operai in corteo

Duemila operai lasciano lo stabilimento, in corteo verso Taranto. Misure cautelari per otto dirigenti, tra cui il patron Riva. Sequestro "a tutela della salute umana"

Ilva sotto sequestro. Operai in corteo

Firmato il provvedimento di sequestro (senza facoltà d'uso) per gli impianti dell'area a caldo dell'Ilva di Taranto "a doverosa tutela di beni di rango costituzionale che non ammettono contemperamenti, compromessi o compressioni di sorta quali la salute e la vita umana". La notizia arriva dall'Ansa, che parla anche di misure cautelari nei confronti di alcuni indagati nell'inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici dell'azienda, sull'ipotesi che la diossina e altri agenti chimici dell'acciaieria abbiano causato un incremento nettissimo dei casi di cancro e malattie cardiovascolari nella zona di Taranto.

I provvedimenti riguardano il patron Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino al maggio 2010, il figlio Nicola Riva, che gli è succeduto nella carica e si è dimesso un paio di settimane fa, l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, il dirigente capo dell'area del reparto cokerie, Ivan Di Maggio, il responsabile dell'area agglomerato, Angelo Cavallo. La misura cautelare, però riguarderebbe anche altri tre dirigenti. Secondo il gip "chi gestiva e gestisce l’Ilva ha continuato in tale attività inquinante con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza".

La voce sul possibile sequestro viene poi confermata anche dal ministero dell'Ambiente. Corrado Clini, titolare del dicastero, ribadisce che la magistratura sta procendo al sequestro. I sigilli riguarderanno i parchi minerali, le cokerie, l'area agglomerazione, l'area altiforni, le acciaierie e la gestione dei materiali ferrosi.

Ottomila operai sono nel frattempo usciti dallo stabilimento, per manifestare sulle statali Appia e 106. In corteo, si dirigono verso Taranto, probabilmente nell'intento di raggiungere la Prefettura e bloccare il ponte girevole cittadino. La polizia controlla da vicino la manifestazione, temendo disordini

Governo, enti locali e gruppo Riva hanno raggiunto un accordo per il risanamento della zona. La società metterà in campo 7,5 milioni.

Il totale degli investimenti sarà di 330 milioni.

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