Coronavirus

"Cerco paglia per i letti alle galline". Ecco le scuse di chi viola il lockdown

La motivazione di un uomo fermato il giorno di Pasquetta in provincia, a Taurisano. In tutto, nel piccolo paese salentino, sono state elevate multe per oltre 13mila euro

"Cerco paglia per i letti alle galline". Ecco le scuse di chi viola il lockdown

Sono sempre di più le persone sanzionate dall'inizio della pandemia. Sempre di più sono i posti di blocco, soprattutto lo sono stati nei giorni di festa (Pasqua e Pasquetta). In Puglia, addirittura, dei droni hanno sorvolato la Regione per scongiurare il pericolo di pic-nic all'aperto o gite al mare.

Solo nella provincia di Lecce e nel giorno di Pasqua, ad esempio, c'erano sessanta pattuglie della polizia in giro per le strade. Si tratta di servizi mirati al controllo dell'osservanza dei decreti del presidente del consiglio dei ministri dell'8 - 9 - 11 e 22 marzo e del decreto legge del 25 marzo scorso in merito alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Sono stati effettuati controlli sulle persone ed ai relativi veicoli, nonché sulle attività commerciali, su tutto il territorio, comprese le località marine, vigilando sui motivi dello spostamento delle diverse persone controllate e sulla chiusura delle attività produttive, commerciali o professionali non autorizzate ad esercitare. In particolare a Taurisano, un Comune in provincia di Lecce, nel giorno di Pasquetta sono state controllate trecentosessantacinque persone e sono state comminate ventisei sanzioni, per un totale complessivo di 13mila e sessantasei, sessantasei euro, ad alcuni cittadini che si trovavano fuori dalla propria abitazione senza un giustificato motivo.

Tra le persone sanzionate vi era chi ha dichiarato: “Sono alla ricerca di un negozio aperto per cambiare la banconota” (nel giorno di Pasquetta alle ore 14 circa); “Sono uscito con la mia compagna a fare un giro”; “Vado in campagna a prendere la paglia per fare il letto alle galline” (proveniente da un altro comune); “Stiamo andando a fare gli auguri di Pasqua ai parenti”.

Certo la motivazione che balza di più all'attenzione è quella del letto alle galline. Ma forse non è poi una scusa così assurda. Come si legge sul giornale on line "ideegreen.it", il box per le galline deve avere tutti i comfort possibili. Oltre alla giusta alimentazione e all'assenza di sbalzi di temperatura, deve essere munito di nidi per la deposizione delle uova, mangiatoie e posatoi. E il periodo in cui si depositano le uova è proprio aprile- maggio. Come si legge sul sito "tuttosullegalline", il nido deve avere delle caratteristiche ben precise, deve essere collocato rialzato da terra (almeno 30 centimetri), deve essere un luogo asciutto, dove non vi siano correnti d’aria, appartato da rumori e altre fonti di possibile stress per gli animali e possibilmente anche in penombra. Per renderlo molto accogliente e soffice (e più caldo in inverno) si consiglia, inoltre, di collocare sul fondo del nido un discreto strato di paglia (circa sette centimetri), che viene poi cambiata periodicamente.

È probabile, quindi, che la paglia per il letto alle galline fosse un reale motivo per uscire di casa e che la persona fermata fosse un produttore di uova.

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