Cronache

Il mistero del cellulare di Amri con tutti i segreti del jihadista

Recuperato un cellulare nello zaino del jihadista di Berlino. La polizia cerca i contatti italiani di Anis Amri

Il mistero del cellulare di Amri con tutti i segreti del jihadista

Nella conferenza stampa di ieri il questore di Milano, Antonio De Iesu, ha assicurato che vicino al corpo di Anis Amri non è stato trovato alcun cellulare. Eppure, secondo quanto scrive il Corriere, nelle mani dell'Antiterrorismo ci sarebbe un telefonino con un scheda sim olandese inattiva.

Il mistero del cellulare del jihadista di Berlino, ucciso da una pattuglia della polizia a Sesto San Giovanni, sarà il punto focale delle necessarie investigazioni che si svolgeranno nei prossimi giorni. È lì infatti che potrebbero trovarsi degli indizi per risalire al modo in cui Anis è riuscito a arrivare dalla Germania al Sesto, passando per la Francia, Torino e Milano. I filmati, le foto e "i dati conservati nella memoria", spiega il quotidiano di Via Solferino, permetteranno di risalire all'eventuale rete del tunisino, di capire se (e da chi) ha avuto ilsostegno necessario a nascondersi per circa quattro giorni.

La scheda olandese prepagata non era attiva e forse non abilitata alle comunicazioni internazionali. Quindi inutilizzabile. Questo dimostrerebbe che Anis Amri era un terrorista che sapeva il fatto suo, probabilmente accordo. Ma non esperto. Nel suo zainetto hanno trovato un bagnoschiuma, uno spazzolino e un dentifricio. Ma ciò che stava cercando era un nuovo documento che gli permettesse di collezionare la sua tredicesima identità diversa.

A fornire informazioni utili sarà forse la memoria. E le telecamere che lo hanno filmato nelle varie città in cui è transitato. A Milano ha girovagato a lungo tra la Stazione Centrale e Piazzale Loreto, chissà se alla ricerca di qualcuno disposto ad aiutarlo. Da quanto trapela, forse avrebbe chiesto aiuto ad alcuni tunisini conosciuti per strada. Per raggiungere Sesto San Giovanni non ha usato la metropolitana, come emerso in un primo momento, ma uno dei bus sostitutivi notturno. Fino alle 4.08.

Quando Luca e Cristian lo hanno fermato per un controllo e poi freddato.

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