Coronavirus

Bari, trasferiti nel Cara 400 migranti dalla Sicilia. La Lega: "Potrebbero esserci dei positivi"

Il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, ha annunciato che il Cara sarà ridimensionato. Il deputato della Lega, Rossano Sasso, in visita nella struttura dichiara: "Potrebbero esserci dei positivi". L'epidemiologo Gianluigi Lopalco: "I migranti non hanno contatti sociali"

Bari, trasferiti nel Cara 400 migranti dalla Sicilia. La Lega: "Potrebbero esserci dei positivi"

Sicilia - Puglia, viaggio di sola andata. Ormai la questione dell'arrivo degli immigrati nel "tacco d'Italia" preoccupa e non poco. Sbarcano a Lampedusa e da lì vengono mandati nei centri di prima accoglienza pugliesi: tra il Cara di Bari, l'hotspot di Taranto e la struttura di Brindisi-Restinco convertita in "centro di quarantena" dal Viminale per gli immigrati appena sbarcati e positivi al Covid. Alcuni riescono a fuggire (finora in tutto sono quarantuno tra Brindisi e Taranto) nell'illusione di una libertà agognata alla faccia della pandemia.

Migranti e Coronavirus sono, così, al centro del dibattito politico e sociale in Puglia nelle ultime due settimane. La paura dei contagi dentro e fuori i centri di accoglienza pugliesi è tanta e il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, questa mattina ha annunciato, come si legge sull'Agi, che il Cara di Bari verrà ridimensionato. E lo ha detto a margine di un incontro per la firma di un protocollo, con il presidente della Regione Michele Emiliano, con cui le forze dell'ordine saranno impegnate nelle indagini epidemiologiche e nel rafforzamento dei controlli.

Inoltre a tranquillizzare ulteriormente gli animi è anche la notizia che i 380 migranti provenienti da Lampedusa nel centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Bari sono risultati negativi al tampone. Non per tutti, però, lo scenario è così sotto controllo. "Stamattina mi sono recato nel Cara di Bari per una ispezione, - ha dichiarato a ilGiornale.it il deputato barese della Lega, Rossano Sasso - i trecentottanta arrivati dalla Sicilia sono tutti tunisini, pertanto non profughi di guerra, ma immigrati clandestini e hanno effettuato il tampone in Sicilia, non in Puglia. A Bari lo stanno eseguendo oggi e ancora non si sanno i risultati. Potrebbero quindi esserci dei casi di Covid". Non è finita, ma "all'interno del Cara è evidente che ci siano degli assembramenti oltre al fatto che gli agenti di polizia presenti nella struttura hanno a disposizione solo i guanti e la mascherina".

Secondo il parlamentare pugliese "In questo momento la Puglia non ha bisogno di immigrati di cui alcuni positivi al Covid, ma di una politica che si concentri su come far ripartire l'economia, ha bisogno di turisti. Se ci fosse stata la Lega ad amministrare questa Regione, ci sarebbe stata una levata di scudi.".

A dire la sua a ilGiornale.it anche l'epidemiologo pugliese Gialuigi Lopalco, responsabile del coordinamento della Regione Puglia per le emergenze epidemiologiche. "Il virus inizialmente si è diffuso in Puglia tra la popolazione residente, l'epidemia poi è calata fino a spegnersi del tutto. Ad un certo punto, però, il virus ha ricominciato a circolare. - ha dichiarato lo scienziato brindisino, candidato alle prossime elezioni regionali al fianco di Michele Emiliano - I primi focolai importanti li abbiamo avuti la scorsa settimana e sono partiti da due pugliesi, professionisti, che frequentavano molte persone anche per lavoro e organizzavano feste. Hanno creato questi focolai intorno alla loro attività. Oltre a loro, ci sono migliaia di persone ogni giorno che arrivano in Puglia tra turisti o pugliesi rientrati da altre regioni o dall'estero e davanti a questa realtà è chiaro che il problema dell'eventuale immigrato clandestino positivo che arriva con un barcone è un tema molto residuale.

Ammesso che questa persona scappi da un centro d'accoglienza, ma quali contatti sociali avrebbe? Tenderebbe a scappare dalla regione, o si nasconderebbe da qualche parte, di certo non organizzerebbe delle feste".

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