Cronache

Rimini, nel pc dell'untore di Hiv trovato materiale pedopornografico

L'uomo, un 39enne, è già agli arresti domiciliari per aver contagiato una sua compagna e aver avuto rapporti non protetti con altre donne

Rimini, nel pc dell'untore di Hiv trovato materiale pedopornografico

È finito agli arresti domiciliari per aver contagiato una sua compagna e aver avuto rapporti non protetti con altre donne. E ora sul 39enne di origini brasiliane con l'Hiv spuntano nuovi (e agghiaccianti) particolari.

Il materiale pedopornografico

Nel computer dell'uomo infatti è stato trovato materiale definito dagli esperti della Procura "raccapricciante". Oltre ad alcune scene di sesso che lo vedevano protagonista con le sue amanti, l'uomo teneva nascosti nel suo pc anche molti file di tipo pedopornografico. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, il 39enne di origini brasiliane aveva archiviato in modo maniacale decine e decine di video e foto di minori, vittime di rapporti sessuali. Il materiale è stato quindi inviato alla Dda di Bologna che si occuperà di svolgere tutti gli accertamenti del caso.

Nel frattempo all'uomo è arrivata una nuova denuncia, questa volta per detenzione di materiale pedopornografico. Il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, Paolo Gengarelli, ha già chiesto il rito immediato, mentre un avvocato del foro di Forlì ha rinunciato all'incarico di difensore.

Il contagio

L'uomo si trova già ai domiciliari per aver consumato rapporti sessuali non protetti, nonostante la sua sieropositività. A denunciare il basiliano era stata, negli ultimi giorni, la sua ultima convivente che per caso aveva scoperto che l'uomo era affetto da Hiv. Il 39enne aveva sempre tenuto nascosta la malattia ed esposto in questo modo la donna al contagio. Così i carabinieri hanno fatto partire le indagini che hanno subito confermato le accuse della vittima.

Gli investigatori hanno anche rintracciato altre tre ragazze che erano entrate in contatto con l'uomo. Erano tutte state adescate sui social network, e, soprattutto, erano tutte quante ignare dello stato di salute dell'uomo. Mentre due donne stanno ancora aspettando i risultati dei test, alla terza gli esami hanno già dato un esito positivo. L'autorità giudiziaria competente ha quindi emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 39enne di origini brasiliane.

Le indagini sul suo conto stanno continuando. Secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbero altre 15 donne che potrebbero essere state infettate dall’uomo. E mentre gli investigatori sono al lavoro per individuare le presunte vittime, ecco che dal pc del 39enne spuntano verità "raccapriccianti". Si tratta delle centinaia di video e immagini di tipo pedopornografico che sono state rintracciate nel computer durante una ispezione.

Materiale che verrà ora analizzato dagli esperti e che ha già aggravato ancora di più la posizione dell'uomo.

Commenti