Cronache

"Falsa testimonianza". Il processo su Roberta Ragusa verrà ribaltato?

Il caso Roberta Ragusa a un bivio: i legali di Antonio Logli premono sulla revisione del processo e hanno dalla loro molti indizi importanti

"Falsa testimonianza". Il processo su Roberta Ragusa verrà ribaltato?

Il caso di Roberta Ragusa potrebbe ribaltarsi completamente: il marito Antonio Logli, in carcere per omicidio, nonostante il presunto cadavere della donna non sia mai stato ritrovato, punta alla revisione del processo, grazie al lavoro svolto dai suoi legali, con il supporto della criminologa Anna Vagli.

I legali di Logli infatti stanno fornendo due piste alternative all’omicidio: Roberta si potrebbe essere allontanata volontariamente quel 13 gennaio 2021, perché stanca di una situazione famigliare che la rendeva infelice, dato che il marito era innamorato di un’altra donna, oppure Roberta potrebbe essere scappata per un processo di amnesia dissociativa, a seguito di una caduta avuta nei giorni precedenti alla scomparsa.

E ora spunta anche il racconto di un carcerato che, detenuto in passato con il supertestimone Loris Gozi, ne avrebbe raccolto le confidenze. E la cosa più importante che Gozi gli avrebbe detto è che avrebbe mentito su Logli per avere uno sconto di pena. “Era preoccupato - ha detto l’ex compagno di carcere del testimone - era triste per aver testimoniato il falso. […] Sul caso Ragusa. […] Perché ha detto una cosa che non era vera riguardante Logli. Che l’aveva visto fermo in macchina. […] L’aveva visto davanti al passaggio a livello dietro casa sua. […] Per uscire dal carcere. Dice che era manovrato dalla procura”. Gozi aveva affermato di aver visto Logli litigare con la moglie per strada e forse colpirla in testa con la portiera dell'automobile. Ha anche raccontato che il giorno dopo Logli sarebbe andato a casa sua per accertarsi di cosa avesse visto.

Intanto da sempre non si trova un effetto personale di Roberta fondamentale: un coniglio di peluche con cui la donna andava a dormire e da cui non si separava mai. Potrebbe essere il segno che Roberta si sia allontanata volontariamente?

Logli sa che questa è la sua ultima possibilità per la revisione del processo ma si dice “fiducioso che la verità verrà a galla”. Ha scritto una lettera a “Quarto grado” per ribadire la propria innocenza ancora una volta. “Sono venuto a conoscenza della storia di Ivo Rabanser - si legge nella missiva di Logli dal carcere - l’uomo sparito senza lasciare traccia 20 anni fa e ripresentatosi a casa del fratello. Di lui si erano completamente perse le tracce. Credo che questa cosa debba far riflettere tutti. Anche quelli che puntano il dito contro di me e che dicono che Roberta non può essere sparita nel nulla. Pensate che quell’uomo non sia stato cercato? Pensate che le sue foto non siano state pubblicate ovunque? Quando scompare un famigliare è davvero dura per chi rimane. Io, come tutti i miei affetti, continuo a sperare che Roberta torni a casa.

Insieme e tutti uniti le cose si sistemerebbero”.

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