Cronache

Separatisti catalani bruciano in strada le foto del re Felipe VI

Un gruppo nutrito di indipendentisti della Catalunya ha messo al rogo le foto del re Felipe VI nel corso di un sit-in di protesta a Barcellona

Separatisti catalani bruciano in strada le foto del re Felipe VI

Al rogo le foto del Re Felipe VI di Spagna. È l'azione di protesta dei separatisti catalani che, dalle ore 16 di questo pomeriggio, 4 novembre, stanno manifestando contro il monarca spagnolo, in visita a Barcellona per una cerimonia di premiazione concernente il settore imprenditoriale (Princess of Girona Awards).

Una provocazione piccata, di quelle studiate a tavolino. E a soli 5 giorni dalle elezioni indette dal governo di Pedro Sànchez, del Partito Socialista (PSOE). Così, un gruppo nutrito di indipendentisti ha sfidato il sovrano organizzando un sit-in sulla Avinguda Diagonal, proprio a due passi dal re, dalla consorte Letizia e le due figlie Leonor e Sofia. Le rimostranze di questo pomeriggio affondano le radici in recenti livori o, almeno, così sembrerebbe. In buona sostanza, i contestatori delle forze repubblicane, e più in generale di estrema sinistra, non avrebbero gradito alcune esternazioni de el rey in un discorso al paese del 3 ottobre 2017 in cui il sovrano aveva accusato i leader scissionisti di "violare i principi democratici dello stato di diritto" ritenendo il referendum d'indipendenza della Catalunya un "atto incostituzionale". Da quel momento, per dirla alla buona, i catalani se la sono legata al dito.

Gabriel Ruffiàn, capogruppo della CER (la sinistra repubblicana) ha affermato ai microfoni di El Paìs che con quelle dichiarazioni Felipe VI si fosse schierato con la destra politica del paese mentre le persone coinvolte nel referendum non autorizzato - e sanguinario - "stavano ancora curando le ferite". Insomma, ha ritenuto che fosse una sortita fuori luogo e inappropriata.

Per questo motivo, oggi pomeriggio è stato indetto il sit-in nel cuore della ciudad. In misura cautelare, più di 1.300 agenti della polizia e della Esquadra de Mossos (le forze dell'ordine pubblico regionale) sono state inviate all'esterno del centro congressi sulla Avinguda Diagonal. E nonostante l'azione significativa di protesta, con foto ed effige reali dati alle fiamme, non ci sono state rappresaglie violente.

Intanto, durante la cerimonia di premiazione, la principessa Leonor, futura erede al trono ha espresso parole dal tono conciliante nei confronti dei catalani. "I nostri genitori ci hanno parlato della Catalunya - afferma la primogenita della famiglia reale - Grazie a loro, sappiamo di più di questa terra e della cultura catalana. Questa terrà avrà per sempre un posto speciale nel nostro cuore".

Posizione analoga quella del re Felipe che, dal palco ha chiosato: "Non ci può essere violenza, intolleranza o disprezzo per gli altri di questi tempi".

Commenti