Cronache

Arriva la stretta del governo: come cambiano le manifestazioni No Pass

Possibilità di vietare i cortei, zone interdette ai manifestanti, servizio di ordine pubblico rinforzato: il Viminale detta la linea contro i no pass

Stretta decisiva del Viminale sui no pass: nuove regole d'ingaggio

Il governo si avvia alla stretta decisiva contro le manifestazioni del sabato organizzate dai contestatori del Green pass. Dopo le dure parole di Sergio Mattarella durante il congresso Anci e le forti lamentele dei commercianti, ma anche delle forze dell'ordine, il Viminale ha emanato una circolare con le linee guida per prefetture e Comuni per gestire le manifestazioni, che a discrezione delle autorità, in caso di criticità, non potranno svolgersi in corteo.

Il Viminale, come impone la Costituzione, garantisce il "diritto al dissenso" ma sono state rilevate "elevate criticità per l'ordine pubblico", soprattutto durante le manifestazioni di Milano e di Trieste. Inoltre, è stato sottolineato come i cortei siano un forte elemento disturbante per il commercio e per la circolazione locale. In particolar modo, i commercianti di Milano hanno lamentato una riduzione del 30% dei ricavi a causa delle manifestazioni che, per 16 settimane, si sono snodate nel centro storico cittadino, imponendo la chiusura delle attività prima dell'orario prestabilito e, in ogni caso, tenendo lontane le persone dalle zone dello shopping.

Discorso identico per quanto riguarda il traffico, paralizzato nelle sue strade principali, con gravi ripercussioni sulla mobilità urbana. In particolar modo, proprio i cambiamenti continui di direzione dei cortei milanesi, che si sono pressoché sempre svolti al di fuori dei paletti e dei percorsi stabiliti dalla questura, hanno dato adito a pensare che l'obiettivo di parte dei manifestanti fosse proprio quella di arrecare un danno agli automobilisti. E nelle ultime settimane non sono stati pochi gli scontri tra le persone bloccate nelle loro auto durante i cortei e i contestatori.

Inoltre, il Viminale ha sottolineato che dalle manifestazioni no Green pass arrivi un "potenziale pericolo di incremento dei contagi", che l'Italia in questo momento così delicato non si può permettere se vuole evitare una nuova crisi sanitaria. Fino a questo momento, infatti, l'aumento dei positivi è contenuto e gli ospedali non presentano fortunatamente nessuna criticità, anche grazie all'elevato livello di vaccinazione raggiunta.

Tuttavia, come dimostra quanto sta accadendo in Germania, il rischio di un forte innalzamento non può essere corso, pertanto si stanno attuando le misure adeguate per contenere quella che gli esperti hanno già individuato come "quarta ondata". Il potenziale rischio di aumento dei contagi, l'intralcio al commercio sono "effetti negativi per la ripresa", alla quale l'Italia punta per uscire dalla pandemia.

Per tale ragione, il Viminale ha invitato le prefetture a individuare i luoghi interdetti alle manifestazioni, dove i contestatori non potranno avvicinarsi durante le rimostranze, in modo tale da preservare il tessuto economico e sociale delle città.

Inoltre, il Viminale ci ha tenuto a specificare che le restrizioni introdotte con questa circolare dovranno essere ritenute valide per tutte le manifestazioni e non solo per quelle contro il Green pass. Quindi, le autorità locali sono state invitate a predisporre adeguati servizi di ordine pubblico per vigilare sulle manifestazioni.

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