Cronache

Uccise la fidanzata davanti alle figlie: condannato all'ergastolo

Francesco Douglas Fadda è stato condannato all'ergastolo per il femminicidio della compagna, Zdenka Krejcikova, accoltellata sotto gli occhi delle figlie di 11 anni in un bar

Uccise la fidanzata davanti alle figlie: condannato all'ergastolo

La Corte d'Assise di Sassari ha condannato all'ergastolo Francesco Douglas Fadda, il 46enne che nel febbraio del 2020 uccise con una coltellata in un bar di Sorso la compagna, Zdenka Krejcikova, 41enne di nazionalità ceca nonché madre di due gemelle. Le bimbe, di cui una affetta da tetraplegia spastica, assisterono loro malgrado al femminicidio. L'imputato è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale di 200mila euro a testa per le parti civili coinvolte e all'isolamento diurno per 1 anno.

Il femminicidio

I fatti risalgono al 15 febbraio del 2020 in un locale di Sorso, cittadina del Sassarese. Secondo la ricostuzione degli iquirenti quel pomeriggio Zdenka, dopo un litigio furente col compagno, avrebbe lasciato l'abitazione di via Tiziano per rifugiarsi in un bar sotto casa. Fadda l'aveva raggiunta armato di coltello da cucina, a quanto pare, con l'intenzione di colpirla. Dunque aveva caricato la 41enne, quasi esanime per la coltellata ricevuta, a bordo della propria vettura salvo poi abbandonarla agonizzante in un appartamento di Ossi, in prossimità della guardia medica. Ma nononostante l'intervento tempestivo dei sanitari, i tentativi di salvarle erano stati vani. Fadda si era dato alla fuga con le figlie della vittima, oggi tredicenni, che avrebbero assistito all'omicidio della loro mamma.

L'ergastolo

Carcere a vita per l'imputato. Questa mattina, dopo le repliche del pm, dell'avvocata Pes e del legale della difesa, Lorenzo Galisai, la Corte d'Assise di Sassari ha condannato all'ergastolo Francesco Douglas Fadda. Il 46enne è stato ritenuto responsabile di omicidio volontario aggravato da premeditazione, commesso con crudeltà nei confronti di una persona alla quale l'autore era legato da una relazione, nonché di resistenza, tortura, porto abusivo di coltello e sequestro di persona. Fadda dovrà provvedere anche al pagamento di una provvisionale, del valore di 200mila euro, nei confronti delle parti civili coinvolte.

La reazione

Fadda si è sempre professato incolpevole. "Sono in carcere da innocente", ha ribadito nel corso delle udienze precedenti. Secondo la sua versione dei fatti, la findanzata era entrata nel bar impugnando un coltello e si sarebbe ferita da sola scivolando. Ma i giudici della Suprema Corte non gli hanno creduto imponendogli la pena massima per il femminicidio. "Sono molte le contraddizioni emerse nelle prove testimoniali. - ha commentato il difensore del 46 - Fadda amava Zdenka e non le avrebbe mai fatto del male".

Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.

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