Cronache

Vaccini, quando la Taverna diceva: "Da piccola mi immunizzavo visitando il cugino malato"

La 5Stelle, vicepresidente del Senato, contro l’obbligo dei vaccini in occasione di un evento di inizio anno: "Adesso pare che uno debba essere immune a tutto"

Vaccini, quando la Taverna diceva: "Da piccola mi immunizzavo visitando il cugino malato"

Il metodo "processione a casa de mi’ zia" di Paola Taverna. L’esponente del Movimento 5 Stelle, nonché vicepresidente del Senato, è stata pizzicata in un video risalente al febbraio scorso, in occasione di un evento a Santarcangelo di Romagna, mentre dice la sua – con il suo stile verace – sul tema dei vaccini.

Nel filmato che riprende l'ntervento, postato su Facebook da un utente, ecco il Taverna pensiero: "Ma veramente pensate che la gente sia vaccinata al 97% perché obbligata a farlo? I no-vax sono una minoranza che potrebbe tranquillamente convivere in una popolazione che si vaccina. Non c’è nessun motivo di farli diventare pericolosi".

E poi statuisce: "Nessun bambino non vaccinato è malato. Ecco, un bambino non vaccinato è un bambino sano, sano, sano! Questa è una cosa terribile, questo messaggio che passa: portatore de che?".

Il Taverna pensiero sui vaccini

E poi ecco la sua ricetta da immunologa improvvisata: "Io quando ero piccola, che poco poco c’avevo un cugino con una malattia esantematica, facevamo la processione a casa sua. Così tutti e sette i nipoti avevano la patologia. E se l’erano lavata dalle palle. Funzionava così all’epoca mia. Io sono cresciuta e ora ho 50 anni e sono vecchia. Mentre oggi pare che uno deve essere immune da tutto. Ok, ma lo posso almeno decidere io se e come immunizzarmi?".

E non è finita qui. Visto che la vulcanica pentastellata chiosa così: "Poi, dico io, se non vaccini l’esercente sanitario che sta a contatto con il bambino immunodepresso, che stracacchio di idee hai nella testa? Prima vaccinate lui, poi le maestre, poi chi guida i pulmini scolastici e così via se proprio vuoi avere copertura totale, altrimenti è una presa per il culo".

E applauso scrosciante dei presenti.

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