Retrogusto

Bufi, la forza della semplicità

Lo chef che ha portato la stella Michelin al ristorante il Fagiano del Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera, sul lago di Garda, mostra una mano sicura e consapevole nel mixare i tratti delle sue origini meridionali a un’idea di ristorazione contemporanea. E che buoni i cocktail di Rama Redzepi

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Maurizio Bufi è uno chef orgogliosamente meridionale, di acqua e di terra. La stessa acqua e terra che si trovano sulla sponda bresciana del lago di Grada, dove lui sembra trovarsi davvero a suo agio, almeno da una dozzina di anni. Dopo aver conquistato la stella in un’altra location, è arrivato nel 2022 al ristorante Il Fagiano del Grand Hotel Fasano & Villa Principe a Gardone Riviera, e in breve ha ripetuto l’impresa. A novembre scorso ha riconquistato il macaron proponendo una cucina fatta di semplicità, di tradizione osservata con gli occhiali della contemporaneità, di gesti misurati e mai eclatanti, di rispetto dell’ingrediente, di conoscenza del territorio, di senso del dove, del quando e del perché.

Maurizio Bufi
Maurizio Bufi

Naturalmente lo favorisce il fatto di lavorare in una struttura elegante e ben oliata e nelle mani di una famiglia, i Mayr, che per stessa ammissione dello chef crede molto in lui e gli lascia la libertà di esprimersi senza forzature e diktat. Nella mia visita di qualche giorno fa, malgrado sia un po’ claudicante per i postumi di un incidente in moto, Bufi mi è apparso di passo sicuro nel suo percorso, articolato in tre, anzi quattro, menu. Il primo, Me morie (105 euro), è un piccolo omaggio al suo passato, con piatti come Calamaro, animelle e anacardi e un Risotto limone burrata e liquirizia. Il secondo, Contaminazioni (120), imbraccia il passaporto per un viaggio in diverse ispirazioni, come nello Shabu-shabu di polpo e la Cartellata di luccio, patata e affumicata, capperi e olive. Il terzo, AVA nguardia (130), è ovviamente il più spericolato ed è quello che ho scelto e del quale vi riferirò tra poco. Resta il quarto, collaterale, Dalla Terra (145 con abbinamento a soli cocktail), dedicato ai prodotti vegetali, naturale campo di gioco di uno chef che arriva da Molfetta, in Puglia, dove la rinuncia alle proteine animali è spesso quasi una vocazione.

Raviolo con burrata

Alcuni dei piatti di quest’ultima carta sono in raltà snocciolati anche negli altri percorsi, come il caso della Carota campari e amaranto con cui inizia formalmente il mio AVA nguardia. Scirvo formalmente perché prima in realtà c’è stata una piccola rassegna di snack molto piacevoli, a partire da un Babà con crema di curcuma e panna acida con caviale di aringa leggermente affumicato e arancia, da un Calzoncino con ragu di polpo, crema di pecorino e carciofo (era uno, ne avrei mangiati sei o sette), da una Panna cotta alle spugnole, prezzemolo e crema di ibisco. La carota, accompagnata da un piccolo lecca lecca al Campari, è un piatto vibrante, soddisfacente, con una buona acidità e una spinta umami molto Zeitgeist. Poi l’Agnello in una specie di tartare con limone di mare, asparagi e fave, in un dito di ramen mediterraneo e con una focaccia al basilico. Piatto interessante. Quindi due primi: un lussurioso Raviolo di oca con foie gras e lampone e uno Spaghetto ostrica e lampone che si allontana molto dal discorso comune sulla pasta. Il piatto più sperimentale alla fine è la Salanova (una sorta di lattiga con le foglie molto compatte) con polline e miele, anch’esso totalmente veg eppure molto ricco di sapore. Infine la Pecora con topinambur e sambuco con un piccolo arrosticino a fianco e, per concludere un buon Gelato all’aglio nero con fragoline di bosco e una salsa al cioccolato leggermente piccante.

Rama Redzepi
Rama Redzepi

Bufi mostra una serenità e una consapevolezza che fanno sospettare che la stella non verrà oscurata da nuvole passeggere. E a confortarlo il fatto che la cucina vada di pari passo con una sala precisa ed efficiente, guidata con mano sicura dal maitre e sommelier Nicola Filippello.

Rimarchevole il ruolo del bartender Rama Redzepi, ironico e narrativo, al quale ci si può affidare per il dopo cena (ma anche prima e durante). La struttura è elegante

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