Retrogusto

Roeno, un Riesling in stile Mosella

Il Collezione di Famiglia è un gioiello che costituisce uno dei gioielli della famiglia Fugatti, che ha reso questa azienda nella Terradeiforti, nella parte del Veneto che guarda al Trentino, una realtà davvero interessante, dove le radici sono innaffiate dall’innovazione

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La famiglia Fugatti rappresenta un punto di riferimento di quella che si chiama Terradeiforti, piccolo territorio stretto tra il lago di Garda e l’altopiano della Lessinia, dove il Veneto è quasi Trentino. Un luogo poco conosciuto ma che enologicamente ha molto da dire. La loro cantina, Roeno, è stata negli anni protagonista di una piccola rivoluzione, spostandosi dalla produzione di vini piuttosto semplici a vini di buono quando non ottimo livello, grazie a una vocazione alla sperimentazione e all’innovazione di Cristina, Roberta e Giuseppe.

Roeno, la famiglia

La produzione è varia e ricca di sorprese, anche perché le vigne aziendali vanno oltre il territorio della doc Terredeiforti spingendosi da un lato verso il Veronese e dall’altro sconfinando nel territorio del Trentodoc, terra di grandi spumanti. L’etichetta che secondo me rappresenta meglio lo spirito familiare è il Riesling Renano Collezione di Famiglia, un vino che nasce da un progetto ideato nel 2003 da Giuseppe Fugatti e dall’enologo Mirko Maccani. La chiara ispirazione è quella del Riesling della Mosella, sia nella lavorazione sia nello stile. Le uve nascono in vigneti con altitudini dai 200 ai 600 metri, con buona esposizione ai raggi solari e pronunciate escursioni termiche, su un terreno ghiaioso e argilloso. Un mix di caratteristiche pedoclimatiche capaci di unire alle caratteristiche nordiche del vitigno note mediterranee, ciò che rende questo vino a suo modo unico. che prevede una selezione rigorosa delle uve, realizzata anche con l’ausilio di una selezionatrice ottica, e l’utilizzo di mosto ossigenato che attenua sin da subito le sostanze legate all’ossidazione in fase di invecchiamento. L’affinamento avviene per 18 mesi in grandi botti di legno e poi in bottiglia per 36 mesi. Il risultato è un vino di grande eleganza e pulizia, con iniziali note minerali che richiamano la pietra focaia, la grafite e gli idrocarburi tipici del vitigno, che poi cedono il passo ad aromi tropicali, di lime, pompelmo, mango. Il gusto è pieno e vellutato, notevole la lunghezza del sorso. Un piccolo campione.

Roeno, le vigne prefillossera

La carta dei vini Roeno però è ricca di eccellenze, come ad esempio il Dèkatos, un Trentodoc Brut Nature, metodo classico da uve Chardonnay al 100 per cento che viene vinificato al 90 per cento in acciaio e al 10 per cento in tonneaux e poi riposa sui lieviti per 120 mesi. Il dosaggio è minimo, 2,8 grammi per litro dato, le bollicine fini, la struttura notevole: un vino armonioso, equilibrato, avvolgente. Un altro gioiello è l’Enantio Riserva 1865 Pre-fillossera, che da un lato valorizza un vitigno quasi scomparso e dall’altro garantisce il piacere di bere un vino da vigne che hanno più di un secolo e mezzo. Una vera chicca.

Il resto della produzione comprende il Pinot Grigio Rivoli, l’altro riseling Renano Praecipuus, l’Enantio Red Point, un’interpretazione più moderna del vitigno, il Vino del Fondatore, un taglio bordolese di Caberbet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, il Repanda da uve Solaris, un vitigno PIWI (ovvero resistente alle malattie), il Trentodoc Extra Brut, il Pinot Grigio Tera Alta, lo Chardonnay Le Fratte, il Gewurztraminer Kies, i Muller Thurgau Le Giare e Sparkling, il Marzemino La Rua, il Teroldego I Dossi, lo spumante rosé Amè, Bardolino Chiaretto Doc e il Vendemmia Tardiva Cristina da uve Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer e Sauvignon.

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