Cultura e società

"È libertà di espressione": la star di Youtube che sfida un Paese intero

L'influencer belga Acid si trova sotto processo per diffamazione a causa della divulgazione di nomi e volti di membri di una controversa confraternita studentesca

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Uno dei più famosi e politicamente scorretti influencer del Belgio è finito sotto i riflettori della giustizia ed è ora accusato di diffamazione. La giovane star del web sta lottando per dimostrare la sua innocenza sfruttando la carta della libertà di espressione, in un processo che rischia di spaccare il Paese.

Lo youtuber che ha rivelato l'omosessualità del padre online

Il protagonista di questa vicenda è Acid, pseudonimo di Nathan Vandergunst, un ventiquattrenne youtuber che è diventato famoso per i suoi video provocatori, tra cui uno in cui ha rivelato pubblicamente l'omosessualità del padre e un altro in cui ha invitato i suoi seguaci a comprare merchandising "con la carta di credito rubata ai loro genitori". Nel corso di pochi anni, Acid ha accumulato quasi mezzo milione di iscritti al suo canale.

Tuttavia, da giovedì, non trasmette più dalla sua cameretta a Blankenberge, ma è direttamente coinvolto in un processo penale a Bruges. Le accuse a suo carico riguardano diffamazione, molestie e discriminazione e sono legate a un video pubblicato nel maggio del 2023, in cui l'influencer ha rivelato le identità di quattro membri della controversa confraternita Reuzegom.

Rivelate le identità degli studenti della confraternita

Alcuni membri di questo ex club studentesco sono stati condannati proprio a maggio per il loro coinvolgimento in un brutale atto di nonnismo che ha portato alla morte dello studente ventenne Sanda Dia. Il giovane era stato costretto dalla confraternita a partecipare a un rituale di iniziazione in cui era stato lasciato in una buca gelata mentre gli veniva somministrato olio di pesce con la forza. Nonostante l'ampia copertura mediatica suscitata dal caso, le condanne sono state piuttosto leggere, con multe e condanne alla libertà vigilata per i membri del club studentesco (che è stato successivamente chiuso).

La colpa dello youtuber sarebbe quella di aver divulgato i nomi, i cognomi e le foto degli studenti appartenenti alla controversa confraternita, mentre i media belgi avevano scelto di non diffondere queste informazioni al pubblico.

Gogna mediatica come a Palermo

Il caso di Acid solleva diverse questioni etiche, tra cui l'uso dei media, il fenomeno del cyberbullismo, la protezione dei diritti individuali e il cambiamento che il mondo degli influencer online sta apportando alla comunicazione tradizionale. Un esempio simile è stato il dibattito suscitato in Italia quando i nomi e i volti degli stupratori di Palermo sono stati resi pubblici online.

Anche YouTube ha reagito all'uscita del video incriminato rimuovendo il contenuto e sospendendo Acid dalla piattaforma per una settimana. In seguito, uno dei membri del club studentesco ha citato in giudizio Acid, sebbene non fosse coinvolto nel rito di iniziazione.

Acid chiama a raccolta i suoi accoliti

Lo youtuber ha chiamato a raccolta i suoi seguaci in difesa della libertà di espressione, dichiarando: "Quando la legge non è più sinonimo di giustizia, i cittadini hanno il diritto di sapere chi saranno i loro futuri politici, avvocati o dentisti". Acid fa leva sul sentimento anti-establishment, poiché i membri di Reuzegom provengono spesso da famiglie belghe facoltose o influenti.

Mentre il processo è in corso, Acid e il suo avvocato Walter Van Steenbrugge, uno dei più famosi penalisti del Belgio, hanno deciso di difendere il principio della libertà di espressione: "l'individuo ha il diritto di esprimere la propria opinione, anche in modo polemico e provocatorio, quando si tratta di argomenti di interesse pubblico", ha affermato l'avvocato, aggiungendo che il caso rappresenta un esempio di "un mondo al contrario".

Acid non arretra di un passo e continua a sostenere la sua causa: "Al diavolo Reuzegom, giustizia per Sanda Dia".

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