Cultura e Spettacoli

Viterbo, nuova ipotesi sulla sepoltura di Alessandro IV

Continuano gli studi in Tuscia, una delle aree archeologicamente più ricche del nostro Paese: la nuova ipotesi di Gianpaolo Serone

Viterbo, nuova ipotesi sulla sepoltura di Alessandro IV

L'Italia ha uno straordinario patrimonio artistico e storico, gran parte del quale è ancora tutto da scoprire. L'area della Tuscia è una zona con un enorme valore storico e le ricerche non si sono mai fermate. Un esempio è il luogo di sepoltura di papa Alessandro IV, morto a Viterbo il 25 maggio 1261, dove si è concentrato, nel corso degli anni, il lavoro di molti ricercatori. Ancora non è stato individuato con precisione e la difficoltà di individuarlo e questo alimenta numerose ipotesi, che spesso non hanno nessuna aderenza alla realtà.

L'archeologo Gianpaolo Serone ha avanzato l’ipotesi che la sepoltura di Alessandro IV possa individuarsi in un sarcofago etrusco presente nel cimitero medievale pertinente la cattedrale di Viterbo. Quel sarcofago è stato scoperto nel 1998, quando iniziarono i lavori per la realizzazione del museo del Colle del duomo aperto in occasione del Giubileo del 2000. L'ipotesi di Gianpaolo Serone nasce dall’incrocio delle fonti scritte con l’analisi archelogica dell’area cimiteriale e l’analisi architettonica della cattedrale. Il sarcofago trovato nel 1998 è un unicum nel panorama archeologico etrusco della Tuscia.

A saltare all'occhio è la diversità con il resto del contesto. Questo ha indotto ad approfondirne lo studio, individuando tratti che portano a ritenere che quella sepoltura possa essere riconducibile a un personaggio importante. Analisi più accurate hanno in qualche modo confermato questa ipotesi, perché è stato possibile collocare spazialmente in corrispondenza della cappella di San Protogenio e Compagni, che era presente nel transetto destro della chiesa. In quest'area, come è noto dalle fonti, fu sepolto Alessandro IV, al secolo Rinaldo, figlio di Filippo, feudatario di Ienne (Roma), che ha svolto un ruolo importante nella storia della Chiesa.

Divenne Papa il 12 dicembre 1254 sulla base di un accordo fra i cardinali che, per i buoni rapporti manenuti con Federico II e i suoi successori lo ritenevano la figura migliore per trovare una soluzione politica alle numerose crisi presenti sul territorio italiano.

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