Economia e finanza

"Può demolire l'economia cinese": la rivelazione su Evergrande spaventa Pechino

Il possibile collasso disordinato del colosso immobiliare Evergrande potrebbe devastare l’economia cinese. Perché la Cina è alle prese con una bomba a orologeria

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Archiviata l'ennesima tempesta, Evergrande, il colosso immobiliare cinese in crisi dal 2021, ha ripreso a scambiare i suoi titoli alla borsa di Hong Kong. Lo scorso 3 ottobre ha chiuso la seduta con un progresso del 28,13% a 0,41 dollari. Timidissimi segnali di ripresa, dopo la sospensione decisa la settimana precedente dalle autorità cinesi alla notizia che il suo fondatore, Xu Jiayin, in passato l'uomo più ricco della Cina, era stato messo sotto controllo dalla polizia perché sospettato di avere infranto la legge. Il nodo Evergrande continua però ad essere una spada di Damocle per Pechino, alle prese con una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un momento all'altro e generare effetti impossibili da decifrare. Già, perché l'azienda è diventata la società immobiliare più indebitata al mondo, con oneri per oltre 300 miliardi di dollari, ed è alle prese con una crescente pressione da parte dei suoi creditori.

Una "palla da demolizione"

Il governo cinese ha fin qui evitato di intervenire direttamente per salvare quella che non molto tempo fa era considerata una delle aziende "troppo grandi per fallire". Ora che Evergrande cammina sull'orlo del precipizio c'è tuttavia chi scommette su un intervento più deciso di Pechino per gestire eventuali ricadute. Già, perché, come ha sottolineato Reuters, un ipotetico collasso disordinato del gruppo potrebbe devastare l’economia cinese, di per sé rallentata da varie altre contingenze. Il problema è che le prospettive di qualsiasi piano di ristrutturazione del debito offshore di Evergrande, un passaggio fondamentale per la sua sopravvivenza, sono state offuscate dall'indagine penale sul suo fondatore e presidente Xu.

I segnali non sono promettenti e indicano una potenziale liquidazione della società. Se così fosse, ha scritto il Guardian, Evergrande rischierebbe di trasformarsi in una sorta di palla da demolizione pronta a scagliarsi a tutta velocità contro il sistema economico cinese. "Il governo cinese intendeva chiaramente mettere in atto azioni nei confronti di Evergrande che fossero utili al mercato immobiliare, poiché vuole stabilizzarlo, non indebolirlo ulteriormente. Ma l’arresto di Hui quasi sicuramente peggiorerà la situazione per la società e il mercato immobiliare", ha affermato il professor Steve Tsang, direttore del Soas China Institute.

Il rischio Evergrande

Da quando le normative sono state inasprite nel 2020, le aziende cinesi responsabili di circa il 40% delle vendite di case sul territorio nazionale sono andate in default. Oltre ad Evergrande anche un’altra grande azienda, Country Garden, ha lottato per evitare di perdere massicci rimborsi del debito, aumentando la prospettiva del rischio di contagio. Secondo Bloomberg, il destino di Evergrande potrebbe essere deciso nel corso di un'udienza presso un tribunale di Hong Kong, prevista per il 30 ottobre.

I problemi del colosso sono iniziati nel 2021. Tra le preoccupazioni del governo cinese per gli elevati livelli di debito nel settore immobiliare, un giro di vite normativo ha fatto sì che Evergrande si trovasse nell’impossibilità di effettuare rimborsi di interessi su centinaia di miliardi di dollari di debito, mandando il settore dello sviluppo immobiliare del Paese in una crisi di liquidità.

Il declino del gruppo

Lo scorso agosto, il gruppo ha dichiarato bancarotta negli Stati Uniti per proteggere i suoi beni statunitensi, tentando parallelamente di ristrutturare le proprie finanze. Un mese più tardi, invece, Hengda Real Estate, la principale unità di Evergrande nella Cina continentale, non ha pagato il capitale e gli interessi su un'obbligazione da 4 miliardi di yuan. Poco dopo diversi dipendenti dell'unità di gestione patrimoniale di Evergrande sono stati arrestati a Shenzhen, mentre il presidente dell'azienda Hui è finito sotto indagine.

In attesa di capire cosa accadrà, il possibile crollo di Evergrande colpirebbe, non solo coloro che hanno acquistato appartamenti, ma anche gli investitori coinvolti nella miriade di altri settori della società immobiliare, nonché coloro che lavorano nelle industrie a valle connesse al giro del gruppo.

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