Economia

Boom di ordini estivi: la crisi non ferma i super yacht di Ferretti

Non si ferma il periodo magico degli yacht italiani. Ferretti Group lancia cinque anteprime al festival nautico di Cannes e continua a crescere

Boom di ordini estivi: la crisi non ferma i super yacht di Ferretti

Non si ferma il periodo magico degli yacht italiani. Ferretti Group lancia cinque anteprime al festival nautico di Cannes e continua a crescere. Con una raccolta ordini di 300 milioni nel periodo luglio-agosto 2022 il gruppo totalizza un +50% sull'anno precedente, con un portafoglio ordini che supera il valore di 1,3 miliardi (rispetto ai 1.016 milioni al 31 dicembre 2021). «Da barche bellissime nascono dati straordinari, e viceversa. Questa crescita eccezionale, in un anno per noi veramente magico, ci meraviglia ma non ci sorprende: è il frutto di tanti investimenti, lavoro e programmazione», ha detto l'ad del gruppo, Alberto Galassi.

Ferretti Group ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi per 534 milioni, in crescita del 17% rispetto al primo semestre del 2021. «Questi primi sei mesi ci lanciano verso un finale d'anno che mi aspetto ancora più clamoroso, in linea con il trend costante che da anni ci mantiene ai vertici», ha aggiunto Galassi. Al timone di un gruppo del lusso con sede in Italia e una proprietà a maggioranza cinese (l'azionista di riferimento è Weichai con l'86%), l'imprenditore, conversando con i giornalisti a margine del festival francese, risponde anche a domande sulla campagna elettorale italiana. Dal suo punto di osservazione la campagna in corso e il voto del 25 settembre sono «irrilevanti nel contesto mondiale». «Non so nemmeno quanto la campagna elettorale sia seguita dalle persone. Credo che la gente il 25 settembre avrà un problema ben diverso». L'opinione di Galassi è che le imprese siano «lontanissime dalle tematiche elettorali italiane e vicinissime a quelle della vita reale dei dipendenti: l'inflazione, il costo delle materie prime. L'Italia, insomma, per l'imprenditore, non conta nulla nel contesto mondiale: «Siamo controllati da Bruxelles.

È come avere il due di spade quando la briscola è denari. Mi interessano di più le elezioni di midterm americane, mi interessa vedere cosa fanno i tedeschi», ha aggiunto

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