Così Milano "adotta" i privati

Il cielo sopra Milano ha lo storico e architettonico privilegio di incontrare la bellezza della città innanzitutto attraverso le guglie del Duomo, che svettano alte, che tendono all'insù. Mentre il cielo quasi le sfiora. I milanesi, forse più del cielo, hanno un rapporto solido con il Duomo. E la Veneranda Fabbrica presieduta da anni e con passione da Fedele Confalonieri si preoccupa di conservarne e rilanciarne la magnificenza facendosi polo attrattivo per quei soggetti privati sensibili a mantenerne lo splendore. È una storia molto bella, questa. Che esalta lo spirito più autentico di quella milanesità così ben raccontata, tra gli altri, da Alessandro Manzoni, Delio Tessa, Carlo Porta, Carlo Emilio Gadda, Giovanni Testori. Si potrebbe dire, senza esagerare, che ci troviamo di fronte a un'economia dal volto umano.

È di pochi giorni fa la notizia di un nuovo nome entrato a far parte dei donatori della Fabbrica del Duomo; si tratta della Fondazione Ennio Doris, nata nel 2022 dopo la morte del fondatore di Mediolanum per volontà della sua famiglia allo scopo di promuovere gesti innervati di concretezza nei territori fondamentali dell'educazione e della cultura. Ecco allora la decisione della Fondazione di aderire al progetto di raccolta fondi della Veneranda Fabbrica dal significativo titolo: Adotta una Guglia. Scolpisci il tuo nome nella storia. L'obiettivo: raccogliere il maggior numero possibile di contributi da parte di privati, aziende e fondazioni da convogliare per la cura e il restauro delle celeberrime guglie (quelle che dialogano con il cielo) che caratterizzano la maestà della cattedrale. Il privato che si muove liberamente per il bene della collettività è un prezioso insegnamento. Nel segno e nel senso della bellezza. Che venga raccontato poco è uno dei tic che questo Paese si porta dietro per retaggi ideologici duri a scomparire. Tuttavia, i fatti restano.