Economia

Attività fisica? C'è il credito di imposta: ecco le istruzioni

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato le regole per accedere al credito di imposta per le spese sostenute nel 2022 relative all'attività fisica adattata. Ecco chi ne ha diritto e come funziona

Credito di imposta per l'attività fisica
Credito di imposta per l'attività fisica

Per attività fisica adattata (Afa) si intende ogni esercizio o attività prescritte da medici nell’interesse delle persone che soffrono di patologie croniche anche stabilizzate e disabilità fisiche.

L’agevolazione sotto forma di credito di imposta è stata introdotta dal comma 737 della legge di Bilancio 2022 e il decreto attuativo, pubblicato il 16 giugno 2022 sulla Gazzetta ufficiale, attendeva il provvedimento delle Agenzie delle entrate che è stato rilasciato l’11 ottobre.

Come funziona il credito

Il credito di imposta riguarda tutte quelle attività fisiche, svolte anche in gruppo e che, prescritte da un medico, hanno come scopo la qualità della vita delle persone e le loro possibilità di socializzazione. Rientrano nella definizione di “medico” quelli di medicina generale, gli specialisti e i pediatri.

Copre parte delle spese sostenute durante tutto il 2022 la cui prova deve essere allegata alla richiesta che va fatta o mediante l’area riservata del sito dell’Agenzia (a cui si accede con Spid, Cie o Cns) oppure tramite un intermediario come, per esempio, un Caf o chi gode della delega digitale concessagli dal richiedente.

Al momento della richiesta viene rilasciata una ricevuta che certifica l’avvenuta presa in carico della pratica da parte dell’Agenzia delle entrate la quale, con un secondo provvedimento, renderà note le percentuali del credito di imposta.

Chi ha diritto al "rimborso"

Il fondo disponibile per il 2022 è di 1,5 milioni di euro e, a seconda del numero delle domande presentate e delle spese a cui il credito di imposta può essere esteso, l’Agenzia delle entrate comunicherà a ogni richiedente a quanto ammonta il credito di imposta di cui può avvalersi. Credito che può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi del 2022 ed eventualmente anche in quelle future, se il credito d’imposta eccedesse le imposte dovute.

Tuttavia, il credito di imposta concesso non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali relative alle medesime spese.

Le richieste potranno essere fatte dal 15 febbraio al 15 marzo 2023 e, all’interno di questa finestra temporale, è possibile inviare un’istanza che aggiorni quella precedentemente inviata oppure comunicare la rinuncia alla domanda già inviata.

L’Agenzia delle entrate comunicherà la percentuale di credito di imposta al più tardi il 5 febbraio del 2023.

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