Politica economica

Cresce il biotech italiano. Presto un piano nazionale

Con un fatturato di oltre 250 miliardi, cresce rapidamente anche in Italia il mondo delle biotecnologie

Cresce il biotech italiano. Presto un piano nazionale

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Con un fatturato di oltre 250 miliardi, cresce rapidamente anche in Italia il mondo delle biotecnologie, un vasto settore che tocca molti ambiti come lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie fino a nuove colture più resistenti alla siccità.

È una crescita che rende sempre più attraenti gli investimenti nel nostro Paese, dove entro l'anno è atteso il Piano nazionale delle biotecnologie. È in questo contesto che ieri ha avuto luogo a Roma, alla Farnesina, la prima conferenza di settore tra Italia e Stati Uniti.

Ha aperto i lavori il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha ribadito il forte legame tra i due Paesi e affermato che «nella politica estera italiana abbiamo due stelle polari: l'Europa e le relazioni transatlantiche». Per il ministro della Salute, Orazio Schillaci il biotech, ossia le tecnologie applicate alle scienze della vita, ha conosciuto «un momento di grande vivacità tanto sotto il profilo della ricerca, quanto sotto quello della presenza di numerose e valide aziende».

A testimoniarlo sono anche i numeri del biotech in Italia: un fatturato di oltre 250 miliardi, che ha attirato più di 6 miliardi di investimenti dedicati in quasi 300 aziende. Un boom legato anche alla Covid, che ha reso possibile investimenti ingenti anche tramite il Pnrr.

Da qui, ha detto il ministro dell'Università Anna Maria Bernini, sono nate 5 nuove eccellenze italiane «che si occupano di terapie geniche e farmaci a tecnologia Rna, di biodiversità e di agritech».

Il governo, ha annunciato il ministro per le Imprese Adolfo Urso (foto), sta lavorando a un Piano nazionale delle biotecnologie che potrebbe vedere la luce entro fine anno.

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