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Ferrero lancia la sfida dei frollini

Pronti i Kinderini, investimento da 50 milioni. Obiettivo: la colazione degli italiani

Ferrero lancia la sfida dei frollini

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Arrivare a 300 milioni di biscotti consumati in Italia, vale a dire cinque per ogni abitante. Questa è l'asticella per il 2024 posta da Ferrero per i suoi nuovi Kinderini, i frollini lanciati ieri che puntano a rafforzare la multinazione di Alba nel mercato della prima colazione. Quest'ultimo, nel nostro Paese, vale la bellezza di 6,8 miliardi di euro.

Il gruppo guidato dall'amministratore delegato, Giovanni Ferrero ha già abituato a exploit come quello dei Nutella Biscuits, diventati introvabili nell'immediatezza del prodigioso lancio del 2019 che portò a 4,2 milioni di confezioni vendute in un mese. Si vedrà se i Kinderini, già nei negozi, godranno della stessa fortuna commerciale in quella che può apparire un'altra tappa della sfida nei prodotti da forno a brand come Mulino Bianco del gruppo Barilla. Che qualche anno fa ha lanciato una crema da spalmare concorrente della Nutella.

Il prodotto si caratterizza in frollini al latte e cacao con piccoli decori cremosi: di fatto sono ovetti che riportano varie espressioni, che rimandano a diverse emozioni.

La multinazionale dei dolci ci ha lavorato per sette anni e per loro produzione ha progettato un'apposita linea di montaggio, con una tecnologia in grado di riconoscere la forma del biscotto e apportare il corrispondente decoro cremoso: un investimento da 50 milioni di euro sullo stabilimento di Balvano, in provincia di Potenza, che ha comportato una ricaduta occupazionale di 120 posti di lavoro assunti con contratto a termine stagionale. Quello potentino è uno polo produttivo dal quale escono 400mila quintali di biscotti e oltre 200mila di merendine.

«Si tratta di un prodotto per tutto il mondo», ha affermato Alessandro d'Este, presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia, «il nostro Paese è anche la fonte di produzione dei Nutella Biscuits, e di molti altri prodotti. È uno dei poli di sviluppo a livello globale: i nostri stabilimenti esportano il 50% della produzione all'estero».

All'inizio di quest'anno il gruppo ha acquisito Fresystem, società campana di Caivano che produce prodotti da forno surgelati in cui Ferrero sforna i suoi Muffin. «Qui siamo al lavoro», ha detto d'Este, «e sicuramente arriveranno altri prodotti sul mercato».

Il gruppo di Alba, intanto, ha annunciato l'intenzione di aderire al trimestre anti-inflazione promosso dal governo: «Stiamo per mandare la comunicazione al ministero», prosegue l'amministratore delegato per l'Italia, «Noi dal 2017 al 2022 non abbiamo fatto aumenti di listino. Lo abbiamo fatto nel 2022 - ha concluso - e ce ne sarà uno anche a partire dai prossimi mesi del 2024».

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