Economia

Fitch declassa il rating dell'Italia

Fitch prevede una contrazione del Pil italiano dell’1,8% nel 2013 e un debito vicino al 130%. Napolitano: "Serve un governo"

Fitch declassa il rating dell'Italia

Da A- a BBB+. Ficht ha tagliato il rating dell'Italia. Motivo? "Risultato inconcludente delle elezioni italiane". Per l'agenzia di rating internazionale, il risultato delle urne "rende improbabile che un governo stabile possa essere formato nell’arco delle prossime settimane".

Inoltre, secondo Fitch, "la maggiore incertezza politica e un clima non favorevole a ulteriori riforme strutturali costituiscono un ulteriore shock negativo per un’economia reale già in grave recessione". Una recessione che secondo l'agenzia di rating "è una delle più profonde in Europa, e i dati indicano il rischio che si prolunghi più di quanto atteso" prevedendo "una contrazione del Pil italiano dell’1,8% nel 2013 e un debito vicino al 130%".

Poco tempo dopo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha spronato i partiti invitandoli a mettere da parte le tensioni perché "la crisi non aspetta e all'Italia serve un governo". Il ministero dell'Economia ha fatto presente che "l'incertezza politica che è seguita alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è parte integrante di un normale processo democratico.

Confermiamo quindi la fiducia nel fatto che l'Italia troverà la soluzione politica e proseguirà il processo di riforma in corso".

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