Economia

Mps, 800 milioni servono agli esuberi

Lovaglio: "Aumento da 2,5 miliardi, poi le 3.500 uscite entro novembre". Titolo -3%

Mps, 800 milioni servono agli esuberi

«Siamo all'ultimo miglio. Se va in porto l'operazione che dobbiamo fare con il Fondo di solidarietà per le uscite entro il 30 novembre, dal 1 gennaio Mps entra nella classifica di testa delle banche del sistema italiano».

Lo ha affermato ieri l'amministratore delegato Luigi Lovaglio alla Commissione d'Inchiesta sulle Banche della Camera, presieduta da Carla Ruocco, confermando che le trattative tra il Mef e l'Unione europea per la proroga della partecipazione del 68,2% in Mps sono «in fase conclusiva». Il manager è partito dal piano industriale 2022-2026, «finalizzato ad assicurare alla banca un futuro di sviluppo sostenibile, valorizzando le caratteristiche che hanno fatto di questa banca un marchio storico, unico e riconosciuto, una vera banca nazionale».

Non lo spaventano le cause legali. «I rischi sono coperti», ha spiegato aggiungendo che «il 60% del miliardo (di valore complessivo, ndr) è relativo a due cause e di queste una l'abbiamo vinta». «Gli altri - ha proseguito - sono reclami di natura seriale di qualcuno che, forse approfittando di certe situazioni, ha mandato avanti persone per chiedere risarcimenti e una trentina di cause civili su queste tematiche le abbiamo vinte tutte». «L'orientamento che abbiamo - ha puntualizzato - ci dice che la banca è in una posizione forte».

Poi c'è l'aumento di capitale da 2,5 miliardi, il cui calendario «potrebbe risentire delle condizioni di mercato macroeconomiche, attualmente rese difficili anche dal conflitto bellico Russo - Ucraino».

Il Monte utilizzerà 800 milioni dell'aumento «per finanziarie il prepensionamento dei colleghi». Lovaglio ricorda anche che ci saranno 3.500 uscite volontarie a fine novembre. «Il successo dell'iniziativa consentirà ai colleghi che resteranno nel gruppo maggiori opportunità di crescita e riconoscimenti professionali» e sono previsti piani di riqualificazione. «Il capitale umano della banca è il fondamento della strategia». Il bacino dei colleghi interessati dalla manovra è composto da 4.084 risorse, con una età media di circa 60 anni, una anzianità di servizio nel gruppo Mps di circa 34 anni e prevalenza nelle funzioni centrali.

L'assemblea sarà convocata il prossimo 4 agosto per svolgersi «nella seconda decade di settembre». La durata dell'offerta «sarà di circa 3 settimane», mentre «non è ancora definito in dettaglio ma è previsto che l'operazione debba concludersi al più tardi entro il 12 novembre». Non si arresta intanto l'emorragia in Piazza Affari, dove il titolo ha ceduto oggi il 3,11% a 0,49 euro, che ha colpito oggi l'intero settore. «Anche a me dispiace che scenda - ha puntualizzato - ma è previsto data la natura dell'operazione, vedremo a settembre come andrà». Ora Mps è concentrata sul piano e sulla necessità di «andare sul mercato, spiegarlo, mettere sul campo tutta la nostra credibilità per fare sì che gli investitori partecipino per la loro quota».

Poi ci sarà il nodo delle alleanze. Qui Lovaglio intende «sedersi attorno a un tavolo con grande dignità» e discutere «con pari dignità» tra le parti.

«Se poi il progetto industriale funziona - conclude - tanto di guadagnato».

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