Economia

"Presto tornerà il marchio Alitalia"

In tre mesi persi 170 milioni. Altavilla: "In linea con le previsioni"

"Presto tornerà il  marchio Alitalia"

Ita Airways tra il 15 ottobre e il 31 dicembre ha registrato una perdita operativa netta di 170 milioni, «in linea con le previsioni del piano industriale» ha detto ieri in audizione alla Camera il presidente Alfredo Altavilla, risultato ottenuto «con metà ricavi e l'aumento del carburante», quindi confortante. Il pareggio operativo è atteso per giugno 2023. Il 31 gennaio è convocato il cda che aggiornerà il piano industriale e in quella seduta si parlerà anche della politica delle remunerazioni, su cui in questi giorni si è registrata qualche polemica, che devono essere ispirate «alla competitività del mercato». Tema scottante sono poi le class action organizzate dagli ex dipendenti Alitalia non assunti in Ita, in merito alle quali nei giorni scorsi il presidente aveva usato la frase, non felicissima, «non siamo la Croce rossa». Ieri è tornato sul tema: «Se avessero successo e dovessimo assumere tutti, con -60% di traffico e metà flotta, tra sei mesi porteremmo i libri in tribunale». Ieri si sono riacutizzate sanche le indiscrezioni su un contrasto tra il presidente e l'ad Fabio Lazzerini. Altavilla è intervenuto in maniera un po' asciutta giudicandole «speculazioni giornalistiche che non commentiamo». Ha poi aggiunto: «L'unità di intenti con Lazzerini per il successo compagnia credo non sia mai stata messa in discussione». Una notizia emersa ieri è che il marchio Alitalia, acquistato dai commissari per 90 milioni, sarà riutilizzato in una logica di gruppo, per integrare l'offerta commerciale in diversi segmenti, ad esempio nell'intercontinentale. Altavilla ha anche precisato che la cifra pattuita con i commissari è «ragionevole», e in quel momento era accompagnata dalla necessità di sostenere con liquidità l'amministrazione straordinaria, che in assenza di fondi avrebbe dovuto interrompere le attività di manutenzione e di terra, e senza di esse Ita non avrebbe potuto decollare. Si è trattato quindi di una decisione funzionale all'intero progetto.

Ora i due rami d'azienda manutenzioni e servizi di terra sono all'asta, Ita è stata accettata in data room e il processo si concluderà a fine febbraio; la compagnia potrà partecipare solo affiancata da un partner.

Quanto all'azionista col quale Ita dovrebbe accasarsi a breve, gli sarà richiesto principalmente di mantenere la centralità di Fiumicino e di Linate nel futuro network, e senza ridimensionamento della compagnia.

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