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Sace "benedice" i 6,3 miliardi per Fca

"Il prestito è in linea con il decreto: dal Lingotto impegni su investimenti e addetti"

Sace "benedice" i 6,3 miliardi per Fca

Sul finanziamento garantito da 6,3 miliardi chiesto da Fca Italy, per il quale è in corso l'iter che porterà all'erogazione (le indicazioni conducono alla prossima settimana), ieri sono arrivate tutte le precisazioni possibili. Una serie di risposte, pervenute durante un'audizione alla Commissione industria del Senato, utili a sgomberare il campo da ogni dubbio residuo. Ribaditi i destinatari dei fondi, insieme al completamento del piano di investimenti per 5 miliardi di Fca in Italia, e illustrate le clausole previste nel contratto. A presentarsi in commissione è stato l'ad di Sace, Pierfrancesco Latini, primo a prendere in mano il dossier dopo l'ok al prestito del cda di Intesa Sanpaolo.

Latini ha spiegato che i 6,3 miliardi «hanno una destinazione specifica molto ben qualificata a copertura dei costi del personale degli stabilimenti in Italia, al pagamento di fornitori, anche strategici, della filiera italiana, e a investimenti destinati a centri e laboratori sempre nel Paese». «Dall'esame di tutto - ha quindi puntualizzato Latini - emerge una piena conformità della struttura dell'operazione ai temini del Decreto Liquidità. Stiamo parlando di sostegno alla filiera automotive italiana, di qualcosa di estremamente rilevante».

Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha fatto ulteriore chiarezza anche nel caso di un mancato rispetto degli impegni assunti: «Si tratta di 10mila fornitori coinvolti e il contratto prevede specifici obblighi di rendicontazione periodica, per accertare il rispetto degli impegni presi dalla società. In caso di mancata attuazione o di ritardi degli impegni, in assenza di strategie di rimedio, sono stati definiti meccanismi sanzionatori che possono arrivare fino al rimborso anticipato dell'intero finanziamento». «E al fine di assicurare che le erogazioni siano destinate allo scopo descritto - ha precisato ancora il ministro - i flussi transiteranno su conti correnti dedicati e vincolanti in modo da assicurare un controllo puntuale circa la destinazione delle somme, mediante meccanismi diretti di pagamento da parte della stessa banca a favore dei fornitori, dei dipendenti e degli investimenti programmati in Italia».

Si è espresso anche Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo: «Quando si è in una fase di difficoltà del Paese, si può decidere di erogare prestiti alle singole aziende oppure all'intera filiera». «Il finanziamento a Fca Italy - ha chiarito - è finalizzato al pagamento degli stipendi dell'azienda, cioè a 50mila persone, e al pagamento dei fornitori, ambito che conta 400mila lavoratori e 1 milione se includiamo le officine. È un comparto che vale circa il 6% del Pil e garantisce allo Stato un gettito annuo di oltre 70 miliardi».

E mentre il ministro Gualtieri, davanti alla Commissione banche, ricordava le gravi difficoltà in cui si dibatte il settore dell'auto, con il mercato crollato negli ultimi tre mesi, si apre uno spiraglio sul fronte degli incentivi: sarebbe in arrivo («integralisti» M5s al governo permettendo) un contributo fino a 2mila euro per il 2020 e 1.500 euro per il 2021 a chi acquista un nuovo veicolo Euro 6 con qualsiasi tipo di alimentazione e ne rottama uno veccchio di 10 anni. Lo dice un emendamento di Gianluca Benamati (Pd), firmato anche da esponenti di Leu e Iv.

Il contributo dello Stato è concesso a patto che il venditore riconosca uno sconto pari almeno all'entità del contributo statale per il 2020 e del doppio di quello statale per il 2021.

In assenza di rottamazione il contributo si dimezza.

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