Mondo

Santiago, i tecnici: "L'allarme ha funzionato". Un italiano tra le vittime

Dario Lombardo, originario della provincia di Messina e residente in Germania, era sul treno deragliato. Alla fine la Farnesina ha confermato. Il macchinista del Madrid-Ferrol sapeva della velocità eccessiva. Continuano le indagini. Tredici corpi da identificare

Santiago, i tecnici: "L'allarme ha funzionato". Un italiano tra le vittime

In una Santiago di Compostela sconvolta dal disastro ferroviario che la sera di mercoledì ha lasciato senza vita settantotto persone, due meno di quante annunciate ieri, ferendone più di un centinaio, si continua a lavorare per l'identificazione delle ultime vittime. E si incominciano a delineare più chiaramente le responsabilità dietro al deragliamento del Madrid-Ferrol.

Dopo le prime accuse lanciate dai giornali del mattino, in testa El Pais ed El Mundo, è ormai assodato che a causare lo schianto sia stata la velocità eccessiva del treno, che procedeva a quasi duecento chilometri orari, in un tratto dove la velocità consentita non supera gli ottanta, a causa di una curva ritenuta difficile anche per un macchinista esperto.

Esperto era Francisco José Garzón Amo, l'uomo alla guida dell'alta velocità schiantatosi a Santiago. Un'esperienza forse condita da un pizzico di eccessiva baldanza. Così molte testate hanno letto un vecchio post su facebook del macchinista, che si vantava di avere portato il suo treno a 200 km/h, forte di molti anni di lavoro nel settore. Da oltre dodici mesi trasportava i passeggeri sulla tratta dove è avvenuto l'incidente.

A causare lo schianto potrebbe essere stato l'errore umano, o un guasto. Da escludere che a non funzionare siano stati i sistemi di controllo del convoglio. Secondo i rilievi effettuati dai tecnici l'allarme visivo e sonoro dell'Alvia S 730, che informa il conducente dell'eccessiva velocità, avrebbe fatto il suo dovere.

Il macchinista del treno al momento è in stato d'arresto per guida spericolata, sotto indagine, in ospedale. Verrà sentito al più presto dai magistrati. In un collegamento radio con la stazione, ieri aveva ammesso che il treno viaggiava a una velocità eccessiva, a 190 km/h. "Speriamo che non ci siano morti - pregava - sennò me li porterò sulla coscienza".

Di morti ce ne sono stati ottanta. La maggior parte è già stata identificata. Il ritardo nelle procedure ha impedito alle autorità di consegnare un elenco completo delle vittime, che doveva arrivare ieri sera non più tardi delle dieci.

Tre al momento le vittime straniere: un algerino, un messicano e uno statunitense. La Farnesina ha confermato l'esistenza di una vittima italiana. Potrebbe trattarsi di Dario Lombardo, 25enne di Forza D'Agrò (Messina). Seconda un'amica ucraina si trovava sul treno.

Tra le vittime non identificate forse anche un francese.

Commenti