Economia

Europa in ripresa, ma non c'è il lavoro Istat: inflazione giù nel mese di agosto

Ad agosto i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% rispetto a luglio e dell’1,6 rispetto agosto 2009. Male il mercato del lavoro. Diminuiscono dello 0,7% gli occupati. Senza lavoro un giovane su quattro. Sacconi: "La situazione dell’occupazione nel mese di luglio rimane sostanzialmente stabile. Mentre in Europa la disoccupazione non scende sotto il 10 per cento"

Europa in ripresa, ma non c'è il lavoro 
Istat: inflazione giù nel mese di agosto

Roma - Ad agosto i prezzi al consumo in Italia sono aumentati dello 0,2% rispetto a luglio e dell’1,6 rispetto agosto 2009. Nella stima preliminare, l'Istat ha ricordato che l’inflazione è in calo rispetto all’1,7 registrato a luglio, soprattutto grazie al calo dei prodotti energetici. Male, però, l’occupazione che a luglio è diminuita di 172 mila unità rispetto a luglio 2009 (-0,7%): rispetto a giugno si è registrato un calo di 18 mila unità (-0,1%). Secondo il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, la situazione del mercato del lavoro in Italia resta "preoccupante" ma il nostro paese sta meglio del resto d’Europa visto che la tendenza negativa si è fermata.

Inflazione in frenata In base alle stime provvisorie l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra nel mese di agosto un aumento dello 0,2% rispetto a luglio e un aumento dell’1,8% rispetto ad agosto 2009. L’Istat segnala che sulla base dei dati arrivati finora gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività (+1,6% tendenziale) si sono verificati per le comunicazioni (+1,2% su luglio), per i trasporti (+1%) e per le bevande alcoliche e tabacchi (+0,3%). Variazioni nulle si sono registrate nel capitolo abitazione acque ed elettricità, in quello dei mobili e articoli per la casa e in quello dei servizi sanitari, mentre un calo dei prezzi si è registrato per i prodotti alimentari (-0,1%) e per i servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%). Incrementi tendenziali più elevati si sono avuti nei trasporti (+3,8%), per gli altri beni e servizi (+3,3%), per l’istruzione (+2,5%) e per abitazione, acqua e elettricità e combustibili (+2,4%).

In calo i beni energetici Inflazione in calo ad agosto grazie alla diminuzione congiunturale dei beni energetici (-0,5% su luglio): nel complesso i beni energetici non regolamentati sono diminuiti dello 0,8% su luglio, mentre sono aumentati del 7,9% su agosto 2009. Il prezzo della benzina verde è diminuito dello 0,9% rispetto a luglio mentre è aumentato del 5,9% su agosto 2009. Il prezzo del gasolio è diminuito dello 0,9% su luglio mentre è aumentato del 9,1% su agosto 2009.

Il tasso di disoccupazione Il tasso di disoccupazione italiano si attesta in luglio all’8,4% dall’8,5% di giugno. Il dato è di 1,6 punti percentuali inferiore alla media della Zona euro (10%) e lievemente più basso delle stime raccolte da Reuters fra gli analisti, che avevano previsto un tasso stabile all’8,5%. Anche se apparentemente il tasso scende, Istat avverte che in realtà la differenza tra giugno e luglio è di fatto nulla per una questione di arrotondamenti. Il tasso di disoccupazione si riduce infatti all’8,422 dall’8,471% di giugno. "La disoccupazione è ferma, non sta calando", spiega un ricercatore Istat. Il dato più rilevante di luglio è l’aumento di 76mila persone tra le file degli inattivi, che porta il totale a 14,948 milioni, il valore più alto dell’inizio della serie nel gennaio 2004. L’aumento dell’inattività incide soprattutto sulla componente maschile, che "sembra cominci ad essere interessata dal fenomeno dello scoraggiamento", dice Istat.

Colpiti soprattutto i giovani Il tasso di inattività sale infatti di 2 decimi di punto al 37,8%. Gli uomini inattivi aumentano dello 0,9% tra giugno e luglio 2010, le donne dello 0,3%. Si mostrano cauti anche gli economisti, che evitano di sbilanciarsi sulle prospettive dei prossimi mesi. Dice ad esempio Paolo Pizzoli (Ing): "Il dato non segnala un’inversione di trend, molto dipenderà da come la riapertura post-estiva si tradurrà in un riassorbimento dell’ampio ricorso alla cassa integrazione e in un miglioramento delle condizioni di domanda si estenderà alla componente domestica". Scettica sull’evoluzione a breve del mercato del lavoro italiano anche Loredana Federico (Unicredit Mib): "Non ci aspettiamo miglioramenti più forti perché restano molti cassintegrati da occupare, prima di nuove assunzioni". Il tasso di disoccupazione giovanile si riduce di 0,6 punti percentuali al 26,8%. In termini tendenziali si registra un aumento di 1,1 punti.

Sacconi: "Situazione migliore che in Ue" "La situazione dell’occupazione nel mese di luglio rimane sostanzialmente stabile. Mentre in Europa - spiega Sacconi - la disoccupazione non scende sotto il 10 per cento, il tasso di disoccupazione scende in Italia di un altro 0,1 per cento sul mese precedente, attestandosi all’8,4 per cento e la stessa disoccupazione giovanile scende dello O,6 per cento. La situazione rimane certamente preoccupante, ma sarebbe colpevole non riconoscere il dato oggettivo di un differenziale positivo con l’Europa e di una tendenza negativa sostanzialmente fermatasi".

Il Piano triennale per il lavoro varato dal governo nei primi giorni di agosto, aggiunge Sacconi, "sarà ora oggetto di consultazione con le parti sociali per arrivare tempestivamente a rilanciare il contratto di apprendistato per i giovani, a promuovere una formazione corrispondente alle competenze richieste, a sviluppare relazioni industriali cooperative e partecipative".

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