Farmaci e terapie

"12mila varianti": ecco cosa determina l'altezza delle persone

Il più grande studio genetico mai realizzato, su oltre 5,4 milioni di persone, ha permesso di scoprire quali geni contribuiscano a determinare l'altezza degli individui: in gioco ben 12.000 varianti

"12mila varianti": ecco da cosa dipende l'altezza delle persone

"Altezza mezza bellezza", dice un proverbio che trae origine nell'antica Grecia, dove gli dei erano venerati anche per essere molto alti. Ma da cosa dipende l'altezza delle persone, perché alcuni individui sono alti e altri bassi? È tutta una questione di geni, esattamente 12.000 varianti secondo lo studio mondiale più grande mai realizzato, pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

Cosa è stato scoperto

Alcuni scienziati dell'Università del Queensland, in Australia, hanno studiato il genoma di ben 5,4 milioni di persone, la maggior parte delle quali di origine europea. Una ricerca davvero estesa se si pensa che, in passato, uno studio simile aveva preso in esame "soltanto" 700.000 persone. Intervistato dal Corriere, uno degli studiosi di questa enorme ricerca, Loic Yengo, ha spiegato che per l'80% la differenza di altezza tra persone "è determinato da fattori genetici" e che soltanto il 40% di quelle migliaia di varianti spiega le differenti stature tra gli individui di origine europea e fino al 20% tutti gli altri popoli. "In questo modo abbiamo aperto alla possibilità di utilizzare il Dna per prevedere l’altezza in modo sempre più accurato", ha sottolineato. Questi risultati hanno messo in luce anche un altro aspetto: i geni che determinano quanto si diventerà alti sono concentrati in aree che ricoprono soltanto il 20% del genoma.

Ecco le potenziali applicazioni

Sono almeno due le più importanti motivazioni che hanno spinto gli studiosi a spiegare le cause dell'altezza delle persone e sono diametralmente opposte. Nel primo caso si tratta di ragioni squisitamente mediche e legate alla salute: sapere in anticipo quali sono i bambini che non raggiungeranno l'altezza prevista dalla loro genetica sarà d'aiuto nell'anticipare malattie che si potrebbero sviluppare in seguito. Ancora, valutare quale può essere l'impatto generale sul loro stato di salute oltre a quelli già noti. Ma non è tutto: la prima co-autrice del lavoro, Eirimi Marouli dell'Università Queen Mary di Londra, ha dato una risposta che non ci si sarebbe aspettati: "Queste scoperte potrebbero essere utilizzate nelle indagini di polizia per ipotizzare l’altezza di un sospettato, utilizzando un solo frammento di Dna".

Insomma, è importante anche scovare i delinquenti laddove non ci sono tracce certe, pure questo è il futuro della ricerca. Tornando alle malattie, invece, si potrà ottenere un modello molto performante che possa spiegare l'influenza dei geni nelle "malattie cardiache o schizofrenia, per esempio".

Per completare l'intero lavoro, i ricercatori sostengono di dover arrivare a un totale di almeno 20 milioni di campioni analizzati.

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