Fiamm, crescita continua e utilizzo di fonti rinnovabili

Un’energia fatta di esperienza, nata e cresciuta da una piccola grande famiglia del Nord Ovest veneto. Una tradizione industriale intrisa di passioni, innovazione e ricerca che l’ha portata a diventare fornitrice dei più grandi marchi automobilisti e della telefonia mondiali. Una vocazione dinamica e intraprendente capace di rispondere ai cambiamenti del mercato. Una costante evoluzione nei prodotti che ha conquistato i mercati internazionali e che oggi punta alle grandi isole produttive delle nuove frontiere del solare e dell’eolico.
Nato negli anni ’40 dalla passione tutta italiana della famiglia Dolcetta, storica tradizione imprenditoriale berica di Montecchio Maggiore (Vicenza), il gruppo Fiamm, multinazionale degli accumulatori con 3mila dipendenti, è cresciuto con la grande rivoluzione automobilistica del ’900 nella concretezza industriale del profondo veneto generando una solida e competitiva struttura produttiva capace di contare su una rete distributiva e commerciale di servizio globale, leader mondiale del mercato degli avvisatori acustici, terzo produttore al mondo di batterie stazionarie e per l’automotive e con posizioni di rilievo in tutti gli altri settori, come quello delle antenne, in cui opera, presente in 60 Paesi, con circa il 70% del fatturato ottenuto all’estero, il 69% assorbito dal mercato automotive; il restante 31% dalle batterie industriali.
Il gruppo realizzerà nel 2010 un fatturato di 500 milioni con 10 insediamenti produttivi (in Italia, Usa, Repubblica Ceca, Brasile, India e Cina), di oltre 20 sedi commerciali e tecniche (tra cui Germania, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Austria, Francia, Usa, Spagna, Brasile, Giappone, Singapore, Corea, Malesia, Cina e India) e una rete diffusa di centinaia di importatori e distributori.
«Esperienza, conoscenza profonda del prodotto e capacità di dialogo con il cliente sono indiscusse prerogative dell’azienda - spiega l’amministratore delegato Stefano Dolcetta -; inventiva, passione, talento, accuratezza sono la forza delle sue risorse umane altamente qualificate. L’energia dell’Italia sana. La stessa che ha portato il marchio a diventare fornitore delle principali case automobilistiche del mondo e a conquistare i mercati internazionali. E che oggi, con le nuove ricerche sulle batterie al sale, punta sulla green economy pronto alle nuove sfide del Terzo millennio, pur restando profondamente legato al suo territorio. Investiamo ogni anno il 4% del fatturato in ricerca con uno staff di 60 persone e collaboriamo con il Cnr, l’Università della Sapienza di Roma e con vari atenei francesi ed europei. Crediamo che sia in atto una profonda rivoluzione epocale nella produzione e nello stoccaggio dell’energia, con vaste innovazioni e non intendiamo perdere nessuna opportunità. Per questo abbiamo recentemente acquisito un’azienda in Svizzera, vicino a Mendrisio, nel Canton Ticino, leader nelle batterie al sale. Utili specie nelle telecomunicazioni, in ambienti ad alta temperatura, in impianti con fonti di energia rinnovabile in cui è necessario garantire accumulo di energia e continuità di fornitura, le batterie al sodio-cloruro metallico (in gergo tecnico: “al sale” ndr), hanno una capacità di ricarica molto elevata, sono sostenibili perchè a zero emissioni e hanno un sistema altamente stabile. Le applicazioni delle nuove batterie coinvolgono soprattutto le fonti rinnovabili, infatti prevedono la realizzazione di “isole energetiche” con stoccaggi di energia, come il fotovoltaico e l’eolico. L’impianto può anche non essere collegato alla rete elettrica ed è in grado di dare autosufficienza energetica a comunità come ospedali, aziende, piccoli comuni, località isolate.

Restiamo, comunque, sempre radicati alle nostre tradizioni con l’evoluzione delle batterie al piombo, con i recenti modelli per la trazione elettrica ibrida o micro-ibrida “Stop&Start” e le batterie al litio di ultima generazione».

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